Londra, 21 mar. - (Adnkronos) - Lo scrittore inglese James Herbert, re dell'horror britannico autore del romanzo bestseller "I topi", e' morto ieri nella sua casa nel Sussex all'eta' di 69 anni. L'annuncio della scomparsa e' stato dato dal suo editore Pan Macmillan, senza tuttavia precisare le cause del decesso. Soprannominato dalla stampa londinese "lo Stephen King britannico", Herbert, figura chiave della narrativa horror degli anni '70 e '80, ha saputo dosare sapientemente una enorme efferatezza a episodi ironici e divertenti, continuando nello stesso tempo a tenere sempre la tensione a mille. E' autore di 23 romanzi tradotti in una trentina di lingue e venduti in 54 milioni di copie nel mondo. Nato a Londra l'8 aprile 1943, dal 1974, anno del suo primo romanzo, Herbert si e' dedicato interamente alla scrittura professionale. L'esordio avvenne con l'horror "I topi" (The Rats), tradotto in italiano dall'editore Sonzogno, primo titolo della serie "Rats" che poi ha visto altri tre volumi "L'orrenda tana" (in italiano edito da Urania Mondadori), "Domain" e "The City". Un'invasione di topi giganteschi getta Londra nel panico, con gli abitanti della metropoli uccisi dai morsi. In breve, l'attacco dei ratti assume dimensioni apocalittiche. Nel 1975 con "Nebbia" (The Fog), tradotto in italiano nella collana Urania Mondadori, Herbert avvio' un nuove filone narrativo, dove l'orrore si combina con il catastrofico a tratti fantascienfico: in questo caso una fitta nebbia si scatena a causa di un esperimento di guerra batteriologica avvenuto nel passato. Altri titoli del genere pubblicati da Urania sono "Il superstite", "Fluke l'uomocane" e "La reliquia". (segue)