Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Cosa puo' fare uno sguardo barocco che riprende, a Palermo, architetture e opere d'arte barocche? Puo' offrirci immagini di immagini, visioni inedite di opere apparentemente conosciute, scorci sorprendenti che si perdono in sinuose compilazioni di forme. E' quello che fa Luca Canonici, celebre tenore con la passione per la fotografia, negli scatti alle opere del barocco palermitano, che saranno esposti da domani presso la direzione del Conservatorio 'V. Bellini' di Palermo, nella mostra 'Lauca Canonici. Palermo, Musica per i miei occhi'. "Fotografo le mie idee. Interpretare una foto -spiega Canonici- richiede un impegno tecnico considerevole, in un certo senso, molto vicino al canto. La mia e' una percezione selettiva. Vedo una forma, mi concentro sul particolare. Intorno non c'e' nient'altro. Entro nel cuore del soggetto". Canonici rende perfettamente il peculiare significato del barocco palermitano, l'affastellarsi elegante di decorazioni, l'horror vacui di una societa' inquieta, che ha smarrito la centralita' dei secoli passati, ma non la raffinatezza. In questo senso la mostra costituisce un'occasione importante per conoscere un lavoro che indaga le metamorfosi prospettiche, l'oscurita', la magnificenza, la precarieta', le ombre di quel grande teatro del mondo che e' Palermo.