Roma, 29 mag. - (Adnkronos) - Nel cuore della Sardegna, una tomba preistorica interamente affrescata rischia di scomparire per sempre a causa dell'incuria. "E' la nostra grotta di Lascaux, non possiamo lasciarla morire", tuonano gli archeologi sardi che dalle pagine della rivista "Archeologia Viva" lanciano un appello per salvare un 'gioiello' d'inestimabile valore. E' un vero e proprio sos quello lanciato dagli archeologi di Paleoworking affinche' una delle testimonianze preistoriche piu' importanti della Sardegna non vada perduta per sempre. A rischio e' la Tomba di Mandras, del IV-III millennio a.C., situata nella folta vegetazione del territorio di Ardauli, provincia di Oristano. In gergo e' una delle domus de janas, ovvero "casa delle fate", come i sardi chiamano queste singolari sepolture a grotticella ricavate nella roccia dalle popolazioni neolitiche dell'isola. Quella di Mandras tuttavia non e' una tomba "comune" e gli archeologi se ne sono resi conto ben presto. Interamante affrescata con pittura rossa (forse ocra), in questa "casa delle fate" sono presenti decorazioni che riproducono l'intelaiatura delle pareti delle capanne preistoriche, costituita da pali sistemati sia in senso verticale che orizzontale. Una sorta d'istantanea di quello che doveva essere il paesaggio circostante la necropoli di cui tale tomba faceva parte. (segue)