Che cosa lega il controrivoluzionario Joseph de Maistre al risveglio anti-woke che sta interessando l’America? Il tema è indagato nel libro Il grande risveglio. L’America da de Maistre a Charlie Kirk (ediz. Eclettica) di Francesco e Paolo Filipazzi dove si parte dalla conversione al cattolicesimo di J.D.Vance per spiegare come l’etica cattolica stia guadagnando terreno rispetto alla mentalità calvinista e come possa, in prospettiva, fornire linfa vitale alla battaglia culturale contro le follie della cancel culture, religione civile abbracciata dalla sinistra liberal.
«La paranoia woke parte dall’alta società, dalle élite economiche, le quali hanno ben pensato di imporre dei parametri da rispettare alle grandi aziende, in termini di comunicazione e prodotti da immettere sul mercato. Alcune delle maggiori multinazionali americane hanno sposato le linee guida Diversity, Equality, Inclusion, così come lo stesso governo americano. Facendo degli esempi, se il governo Obama ha introdotto gli ufficiali transgender nell’esercito, le case cinematografiche hanno inserito attori afroamericani in situazioni improbabili, le aziende di moda hanno promosso l’immagine delle modelle obese, l’omosessualità ha invaso le pubblicità e i prodotti per bambini. Il risultato è che le aziende hanno perso miliardi, da un lato per assumere costosi “specialisti” dell’agenda D.E.I. (ricordiamo che dietro al woke c’è un business), dall’altro perla fuga della clientela».
Presepe "inclusivo", Maria, Giuseppe e Gesù senza volto: scoppia il caos a Bruxelles
Polemica per il presepe allestito a Bruxelles, nella Gran Place, la piazza centrale della città: l'installazi...Non a caso gruppi come Disney, Harley Davidson, Tractor Supply, ma anche Microsoft, Google e Amazon, appena hanno potuto hanno fatto marcia indietro. La vittoria elettorale di Trump è stata anche una riscossa del mondo che non ci sta a pensare che i bianchi vadano puniti per le loro colpe ancestrali. Questa opposizione, da subito molto forte sui social, ha preso il nome di Alt Right e ha favorito in larga misura la prima vittoria di Donald Trump, «che si è posto sin da subito come il paladino di chi rifiutava le demenziali imposizioni da stato etico che ormai avevano invaso cinema, letteratura, televisione ma, soprattutto, scuole, università e uffici pubblici».
Con i funerali di Charlie Kirk il Maga «non è più solo un fenomeno di reazione a uno stato di cose, anarchico e spontaneista, riunito attorno alla leadership personalista di Trump. È un “corpo mistico” che celebra la propria liturgia intorno al culto del proprio primo martire, che diventa il modello a cui rifarsi, un modello descritto come quello di un cristiano che ama e perdona i propri nemici». Tornando a Vance, che gli autori considerano il naturale erede di Trump, egli pensa come il leader della tecnodestra Peter Thiel, che la crisi americana sia dovuta all’individualismo e alla perdita di trascendenza derivanti dal protestantesimo.
Le lezioncine di grammatica e ideologia di "Repubblica"
È una vecchia strategia retorica quella che, interpretando in modo unilaterale o fraintendendo le parole dell&rsq...Dietro la battaglia culturale anti-woke che si rifà all’etica cattolica ci sono i grandi del pensiero conservatore europeo tra cui Joseph de Maistre ma anche Edmund Burke. Qual era infatti il nocciolo della loro idea? Le vere costituzioni sono le consuetudini e le prassi andatesi a formare, lungo il corso della storia, per effetto delle circostanze, sotto la direzione di quella “mano invisibile” che il conte savoiardo attribuisce alla Provvidenza. «Il modello cui de Maistre si rifà è quello virtuoso del parlamentarismo inglese. Burke, inoltre, difende con decisione il ruolo della Chiesa nella società e denuncia il carattere anticristiano della rivoluzione francese». Le radici storiche degli States affondano in una rivoluzione che fu conservatrice e non intendeva fare tabula rasa come quella giacobina. Ancora, de Maistre scrive nel 1819 il saggio Del Papa e chissà che l’attuale pontefice, americano e agostiniano (J.D. Vance non fa mistero dell’importanza di Sant’Agostino nella sua conversione al cattolicesimo) non possa diventare punto di riferimento e di sintesi tra le due polarità che innervano la società americana: innovazione e conservazione, bloccando fughe in avanti che mirano al disfacimento dei legami comunitari.




