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Parte da Bologna roadshow sul lavoro agile e innovazione

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Bologna, 18 feb. (Labitalia) - Cloud, dematerializzazione dei processi e utilizzo di strumenti di innovazione basati sul concetto di ‘usabilità' stanno ridisegnando i confini produttivi e distributivi delle aziende e delle organizzazioni italiane. Soprattutto le grandi imprese, che per prime hanno colto l'importanza di una trasformazione digitale, hanno adottato tecnologie e piattaforme online in grado di ottimizzare il lavoro dei dipendenti, portando a un cambiamento effettivo in azienda. L'ufficio non è più il luogo di lavoro per eccellenza e, grazie a tecnologie come il cloud, i device smart, l'accesso a documenti online e piattaforme di Unified Communication e Collaboration, il lavoratore può consultare ovunque informazioni e contenuti utili e gestire la sua attività quotidiana. Ma le aziende italiane sono pronte al cambiamento? E quante stanno affrontando la sfida della trasformazione digitale? Di questo si è parlato oggi, a Bologna, in occasione della prima tappa del Roadshow sul lavoro agile, '3 Days 4 Work', organizzato da Noovle, azienda di consulenza strategica e di Ict specializzata nell'integrazione di tecnologie, tra i principali Google partner a livello globale. Per Noovle, la risposta alla necessità di cambiare e di adeguarsi ai nuovi modelli di business è nell'adozione delle tecnologie abilitanti come cloud, mobile, big data, business intelligence e social network. Un'adozione che deve essere ‘sostenibile', ovvero adattarsi alle esigenze dei dipendenti per migliorare la gestione del lavoro e aumentare la produttività. “Oggi è finalmente giunta l'ora di riportare al centro il ‘capitale umano' che, grazie alle tecnologie in campo, può acquisire sempre nuove competenze e migliorare le performance di un'azienda in termini di produttività e competitività”, spiega Emanuele Cerroni, Business Executive di Noovle, che indica nello smart working, nel modello di apprendimento 'just in time' e nella cultura manageriale agile e rapida le tre leve principali per il cambiamento in azienda. Lo smart working non comporta unicamente vantaggi per le aziende ma anche per i dipendenti, che potenzialmente potrebbero risparmiare oltre 500 euro l'anno limitando gli spostamenti verso l'ufficio e portando di fatto anche benefici all'ambiente, con una riduzione annuale di 1,5 tonnellate di CO2. "Ad accorgersene oggi - dice Noovle - è anche la politica che ha risposto con interventi a sostegno del cosiddetto 'lavoro agile' come il nuovo ddl approvato dal Consiglio dei ministri il 20 gennaio". Lo sviluppo dirompente delle tecnologie digitali ha determinato un cambiamento radicale nei modelli di organizzazione e gestione del lavoro, sia nel settore privato che in quello pubblico. In ogni organizzazione, e per ogni funzione aziendale, si osserva, la rete rappresenta una eccezionale leva strategica e un valido supporto per implementare e ottimizzare processi di sviluppo e iniziative di sistema che pongano al centro fattori chiave come la collaborazione, la condivisione e la diffusione dell'informazione. La trasformazione del dipendente in 'web user' e l'adozione di piattaforme di Unified Communication and Collaboration all'interno dei processi di comunicazione comportano miglioramenti in termini di costi, velocità e flessibilità: posta elettronica, instant messaging, sistemi di streaming e web Conference, VoIP e social collaboration non solo riducono gli spazi e i tempi di decisione, ma migliorano la produttività e la collaborazione interna ed esterna. Ma una strategia digitale - avverte Noovle - funziona soltanto quando è attenta alle persone e, in particolare, al comportamento e ai bisogni di tutti gli utenti digitali ed è in grado di ottimizzare i processi di lavoro e collaborazione. Le opportunità̀ offerte dal cloud pubblico possono contribuire allo sviluppo di sistemi in grado di abilitare nuovi servizi innovativi come piattaforme per lo smart working per "comunicare, gestire e dematerializzare", piattaforme per lo sviluppo di applicazioni e servizi per “informare, interagire, scambiare e pubblicare” e piattaforme per l'analisi dei big data, il fraud management e il data mining. La stessa definizione di workplace è̀ profondamente mutata: oggi la maggior parte delle persone è in grado di lavorare, almeno per una parte del tempo, fuori dell'ufficio utilizzando diversi dispositivi, inclusi quelli mobili, oggi smartphone e laptop, in un futuro non troppo lontano i nuovissimi wearable. Le soluzioni di comunicazione e collaborazione permettono di accedere tanto dalla postazione di lavoro quanto dall'esterno ottimizzando i tempi e influenzando positivamente l'equilibrio tra vita e lavoro del dipendente. Noovle nell'ambito del change management ha seguito numerose aziende durante il processo di innovazione come il Gruppo Aquafil, Sirman Spa, Università 'La Sapienza' di Roma, DeAgostini Editore, Salmoiraghi&Viganò e Intesa San Paolo Formazione. Nel corso del convegno, Ubaldo Uberti, consulente del Gruppo Aquafil, e Alberto Scapin, Ict Manager di Sirman Spa, hanno raccontato come le loro aziende, in partnership con Noovle, abbiano vinto la sfida del change management grazie all'impiego delle nuove tecnologie e all'investimento in formazione. E' stata presentata la case history del Gruppo Aquafil, realtà affermata a livello internazionale nella produzione di fibre sintetiche, che con il supporto di Noovle ha introdotto sistemi integrati e innovativi di collaborazione e comunicazione, migliorato l'efficacia dei sistemi informativi e dei servizi tramite mobile (anyhow, anyway e anywhere) e, nel contempo, ridotto i costi per l'Ict. Grazie all'integrazione in azienda di sistemi informatici come Google Apps for Work, l'azienda ha beneficiato di un miglioramento a livello di comunicazione e collaborazione tra le diverse sedi, innescando un processo di aggiornamento tecnologico rapido e continuo, ma soprattutto condiviso da tutto il gruppo. Il Roadshow 3 Days 4 Work proseguirà il 23 febbraio, con una Live Demo online guidata sull'utilizzo della piattaforma Google Apps for Work, e si concluderà a Milano il 25 febbraio, nella sede di Google Italia, con un incontro sul risparmio, la sicurezza dei dati e la dematerializzazione dei documenti nuove tecnologie adottate dalle aziende.

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