Cna Fita, invece di barriere Austria usi tecnologie scanner
Roma, 12 apr. (Labitalia) - "Le barriere fisiche che l'Austria sta costruendo ai nostri confini penalizzeranno fortemente l'Italia e il sistema dell'autotrasporto. E se proprio l'Austria vuole istituire dei controlli più stringenti ai fini di prevenire l'immigrazione clandestina, può avvalersi di tecnologie già in uso presso altri Paesi, come i varchi con lo scanner". Così Cinzia Franchini, presidente della Cna Fita, che rappresenta oltre 26 mila imprese dell'autotrasporto. Su quanto sta avvenendo al valico del Brennero la posizione di Cna Fita è "di condanna", dice senza mezzi termini Franchini che ricorda: "Abbiamo sempre ritenuto Schengen positivo, perché ha consentito la libera circolazione delle merci e delle persone. Ma tenendo presente che all'inizio l'Italia ha sofferto per questo nuovo regime, non vorremmo ora dover soffrire di nuovo per la chiusura delle frontiere verso l'Italia". Insomma, spiega Franchini, "non è plausibile che un Paese decida di erigere nuovamente barriere laddove si erano abbattute". Oltretutto, conclude, "la nostra economia non gode di ottima salute, la ripresa è debole e, in un Paese dove il 90% di merci viaggia su gomma, la chiusura della frontiera con l'Austria sarebbe molto, molto penalizzante".