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Scarpette rosse in ceramica per dire 'no' alla violenza sulle donne

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Roma, 17 nov. (Labitalia) - Scarpette rosse in ceramica per dire no alla violenza sulle donne. Da anni l'Aicc-Associazione italiana Città della Ceramica si distingue nel panorama culturale e artigianale italiano per iniziative creative di qualità, come 'Buongiorno Ceramica!', festa mobile delle arti e della creatività, diventata un evento sinonimo dell'Associazione e che si avvia a divenire una mobilitazione permanente delle 37 Città di antica e affermata tradizione ceramica in Italia, che coinvolge ceramisti, maestri e artisti, che ogni giorno creano, modellano, foggiano. Con questo spirito Aicc e 'Buongiorno Ceramica!' lanciano oggi il progetto 'Scarpette rosse in ceramica', da una proposta della Città di Oristano e un progetto del suo assessore all'Artigianato, Pupa Tarantini, per dire no alla violenza sulle donne. "Come noto la scarpa rossa identifica, da alcuni anni, la campagna di lotta contro la violenza sulla donna e il femminicidio, che si concretizza, ogni anno, nella Giornata internazionale del 25 novembre, anniversario dell'uccisione, nel 1960, delle tre sorelle Mirabel da parte dell'allora regime dittatoriale della Repubblica Domenicana", ricorda una nota sottolineando che "il progetto 'Scarpette rosse in ceramica: le Città italiane della Ceramica dicono no alla violenza' vuole essere un atto e una testimonianza forte, iconica, creativa su un tema di altissimo valore umano e sociale". La realizzazione da parte dei ceramisti di scarpe rosse d'artigianato artistico da collocare ed esporre all'aperto in contesti urbani i più diversi è solo una delle iniziative collettive e nazionali concentrate in tre date: il 25 novembre, l'8 marzo, il primo weekend di giugno quando si tiene 'Buongiorno Ceramica!'. Installazioni, flash mob, performance, mostre, workshop: tutto questo è 'Scarpette rosse in ceramica', che lancerà con il colore che è il primo nell'arco dell'arcobaleno simbolo di libertà un messaggio contro ogni violenza di genere. "Le città italiane della ceramica - dichiarano l'assessore all'Artigianato del Comune di Oristano, Pupa Tarantini, e il presidente di Aicc e vicesindaco di Faenza, Massimo Isola - sono depositarie di antichi valori sociali e culturali ed è importante che da queste realtà parta un messaggio tanto forte e significativo contro la violenza alle donne. Oristano è stata la prima, a settembre, a lanciare l'iniziativa in accordo con l'Aicc. Una primogenitura che non è casuale: Oristano è la città di Eleonora d'Arborea che 6 secoli fa promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all''800, che conteneva norme contro la violenza alle donne". "Oggi si parla molto di violenza e femminicidio, fenomeni mai come oggi tanto presenti e le cui reali dimensioni sfuggono ancora a tutti, ma nel XIV secolo non doveva essere così semplice tradurre in norme e sanzioni questi temi. È un grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale. Oggi raccogliamo il testimone che ci ha lasciato la storia per dare un contributo e sensibilizzare l'opinione pubblica con una campagna che siamo certi potrà dare buoni frutti", aggiungono. Una campagna alla quale ha regalato un forte contributo d'idee ed energie Gavino Sanna mettendo a disposizione la sua creatività. "Per me è un onore dare voce a un messaggio che parte dalla Sardegna, e da Oristano in particolare, patria di Eleonora D'Arborea, riunendo gli artisti, i giovani, tutta la comunità, uniti per un progetto che vuole vincere il dolore e l'orrore nel segno della creatività e dell'arte. Per questo ho accolto con grande felicità la proposta di raccontare un'altra Sardegna", dichiara il pubblicitario di origini sarde che il 25 novembre sarà ad Oristano a dare una testimonianza in prima persona.

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