Tar Umbria: "Sì all'adozione dei cani all'estero"
Perugia, 4 gen. (Labitalia) - Adozione dei cani all'estero: non solo sono ‘perfettamente lecite' ma le associazioni di volontariato che si adoperano per la tutela e il benessere animale non vi si possono opporre. Sono due dei principi stabiliti dal Tar dell'Umbria, con due pronunce emesse a pochi giorni di distanza che hanno pienamente dato ragione ad Animalia Amo International, associazione presieduta da Claudia Roeckl, che da anni si adopera per trovare una casa e una famiglia ai cani rinchiusi nei canili. "In sintesi i punti stabiliti dalle sentenze sono: 1) Le adozioni di cani in Paesi Ue come la Germania sono perfettamente lecite e codificate dalla normativa comunitaria basata sul principio della libera circolazione di uomini e beni. Sono stati pertanto annullati i provvedimenti del dirigente della Regione Umbria Gianni Giovannini con i quali erano state sospese e poi vietate", spiega una nota dell'Associazione Animalia Amo International. La nota prosegue elencando gli altri punti salienti delle pronunce: "2) Una associazione di volontariato che persegue finalità di tutela del benessere animale non può aprioristicamente opporsi alle adozioni all'estero né contestare le convenzioni intercorse tra i Comuni e le associazioni che le realizzano perché in assenza di un pregiudizio per gli animali (come è stato ampiamente dimostrato dall'esito delle indagini penali nei confronti di Animalia e della sua presidente) non rientra nei loro scopi statutari esercitare un controllo sulla regolarità dell'esercizio del potere amministrativo". "Il ricorso dell'Enpa e di Grandi Amici è stato, infatti, dichiarato inammissibile", avverte. Infine: "3) Animalia Amo International può operare nel territorio umbro pur se non iscritta nell'Albo del volontariato della Regione Umbria, perché per l'attività di intermediazione nella promozione degli affidi internazionali di cani è sufficiente la sua iscrizione nel Registro del volontariato del Lazio nella Sezione Natura Ambiente e Animali. E' stato pertanto annullato anche il provvedimento con cui il Dirigente della Regione Umbria le aveva impedito di operare". “Sono due pronunce importantissime -dichiara Raffaella Sili, legale dell'Associazione ‘Animalia Amo International'- che devono essere un monito per quei dirigenti pubblici che violano la normativa comunitaria e nazionale impedendo ai cani di iniziare una nuova vita in famiglia. Oltre ai danni erariali ci sono quelli subiti dai cani, prime vittime di un meccanismo lucrativo basato sulla loro ingiustificata permanenza nei canili”. “Nonostante le pretestuose iniziative poste in essere da Grandi Amici ed Enpa, fatte proprie dal dirigente della Regione Umbria, volte a bloccare l'attività della nostra Associazione -prosegue l'avvocato Sili- Animalia può operare in Umbria e può sottoscrivere convenzioni con i Comuni finalizzate alla promozione degli affidi di cani all'estero. Tali affidi sono infatti perfettamente leciti e conformi alla normativa comunitaria. Tutte le indagini penali hanno dimostrato la pretestuosità delle accuse mosse nei confronti di Animalia, grazie alla quale i cani, anziché marcire in canile, trovano finalmente una famiglia amorevole. Le adozioni di cani all'estero non possono, dunque, essere in alcun modo vietate od ostacolate. E, ora, chi ha sbagliato paghi”.