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In Oman arrivi italiani in crescita del 35% nel 2017

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Roma, 17 gen. (Labitalia) - Il 2017 è stato un anno da record per il Sultanato dell'Oman che ha accolto 43.664 visitatori italiani, registrando una crescita del 35,3% rispetto all'anno precedente. Attualmente, l'Italia rappresenta il quarto mercato a livello europeo, dopo Uk, Germania e Francia e il sesto mercato internazionale. In totale, nel 2017, sono stati 702.922 i turisti internazionali che hanno scelto l'Oman come meta per i loro viaggi, cifra che ha portato a un incremento del 13,1% rispetto al 2016. “Il 2017 è stato un anno di crescita, con un ottimo incremento percentuale per il mercato italiano”, ha affermato Massimo Tocchetti, rappresentante per l'Italia dell'Ufficio del turismo del Sultanato dell'Oman. “Questi risultati - ha spiegato - sono il frutto di una strategia a due livelli: il primo prevede un posizionamento della destinazione presso una clientela di viaggiatori di medio/alto profilo culturale che acquista il prodotto principalmente dai tour operator tradizionali; il secondo livello comprende la promozione verso un pubblico più a carattere vacanziero, in particolare coppie e famiglie con bambini, che sceglie la località di Salalah affidandosi a operatori villaggisti”. Riguardo ai progetti futuri, Massimo Tocchetti ha proseguito: “Il sentiment tra gli operatori anche per il 2018 è positivo e, da parte nostra, sosterremo il mercato, sia sul fronte del trade sia che verso il consumer, così da proporre a ciascun target esperienze turistiche uniche e valorizzare al meglio il patrimonio culturale e naturalistico. Ci rivolgeremo in modo specifico ai diversi target, ricordando le caratteristiche del paese, le esperienze uniche che offre e, non ultimo, che l'Oman è tra i Paesi più sicuri al mondo”. Il 2018 si preannuncia interessante, come già segnalato dagli operatori turistici e dai media. In particolare, Astoi, l'associazione di categoria dei tour operator aderente a Confindustria, tramite un'indagine tra i suoi associati, ha segnalato l'Oman tra le destinazioni del 2018. Tta l'altro, a fine primavera aprirà l'aeroporto internazionale di Muscat, che ambisce ad essere incluso tra i migliori 20 aeroporti del mondo entro il 2020, grazie al design moderno e all'utilizzo di tecnologie innovative che permettono di velocizzare le procedure di sicurezza riducendo i tempi di attesa. Nel 2018 tante saranno le novità anche dal punto di vista del prodotto, proprio per rispondere al continuo incremento degli arrivi e differenziare l'esperienza a destinazione. Per quanto riguarda le strutture, dopo la recente apertura del Mysk Al Mouj Hotel, che sarà la sede dal 18 al 19 gennaio della Al Muoj Muscat Marathon, in primavera è prevista anche l'inaugurazione del Kempinski, un hotel di lusso con due chilometri di spiaggia privata, un campo da golf con 18 buche e il porto turistico per yacht più grande del paese. Oggetto di rinnovamento anche l'hotel 5 stelle Al Husn firmato Shangri-la, che sarà completato nell'offerta con una Spa riservata ai clienti dell'albergo. Infine, a seguito di importanti lavori di rinnovamento, riaprirà in autunno l'Al Bustan Palace, il resort cinque stelle della catena Ritz-Carlton dotato di una delle spa più belle in assoluto: la Six Senses. E, ancora, il porto Muscat sembra essere destinato a diventare sempre più polo di attrazione per passeggeri che un hub commerciale: non solo è un punto di riferimento turistico, in quanto qui fanno scalo le crociere, ma mira ad essere una vera e propria attrazione, come dimostra il nuovo Muttrah Fish Market, progettato dallo studio norvegese Snøhetta e già diventato un landmark urbano. Il nuovo mercato ittico, che si inserisce armonicamente nel contesto paesaggistico circostante, occupa una superficie di 4.000 mq ed è disposizione non solo dei pescatori locali ma anche dei turisti, che possono assaggiare street food locale presso il ristorante interno e godere di una vista panoramica sulla baia dal livello superiore dell'edificio. Il mercato del pesce costituirà, insieme all'attesissimo giardino botanico, un esempio riuscito di congiunzione tra design e tradizione.

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