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Ogni giorno lo Statoci "scippa" venti euro

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Matteo Legnani
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Prendete un biglietto da venti euro. Quello blu, con le quadrifore gotiche su un lato e la mappa dell'Europa sull'altro. Fino a dieci anni fa erano circa quarantamila lire. Ebbene, prendete quel biglietto, sfilatelo di tasca o dal portafoglio e gettatelo in una grande fossa sopra la quale c'è la scritta "STATO". Voi, come tutti, non ve ne rendete conto. Ma è quello che avete fatto ogni giorno dall'inizio del 2012. E non conta che abbiate cent'anni o due giorni di vita appena. Quei venti euro (per l'esattezza 17,34) li avete cacciati ieri, li avete cacciati oggi e li caccerete anche domani. E poi dopodomani. E per il futuro (vista l'aria che tira) potrebbero essere anche di più. E' così, con i vostri 17,34 euro euro al dì, che lo Stato (ma potremmo dire il governo Monti, grazie allo paventoso aumento di imposte , tasse e tariffe che ha varato) ha messo in cassa nei primi sei mesi del 2012 ben 7,9 miliardi di euro di tasse in più rispetto al periodo gennaio-giugno del 2011. In tutto 191 miliardi, con un aumento del 4,3%. Nello stesso periodo, il carico fiscale pro-capite è salito da 3.022 a 3.153 euro. Ma fa più impressione se lo si dice così: è come se ogni giorno dal 1 gennaio al signor Stato abbiate pagato una pizza e una birra. 

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