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Industria: un piano per rilanciare il distretto tra Puglia e Basilicata (3)

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(Adnkronos) - Siccome il tessuto e' costituito da piccole e piccolissime aziende, per il "salvataggio" l'accordo Stato-Regioni intende intervenire per favorire l'aggregazione tra gli operatori nella logistica, nel trasporto, nell'energia e nello sviluppo di servizi comuni (centralizzazione degli acquisti, formazione specifica, creazione di un marchio di distretto). Complessivamente sono state presentate manifestazioni di interesse che sviluppano un volume di investimenti di 543 milioni di euro nella produzione e di 79 milioni di euro in ricerca e sviluppo (r&s) da cui e' prevista un'occupazione complessiva nelle due regioni di 1828 unita'. Per la Puglia gli investimenti previsti da 79 aziende proponenti ammontano a 219 milioni di euro in produzione e 42 in r&s, per 865 unita'; in Basilicata le aziende proponenti sono 25, con investimenti pari 293 milioni in produzione e 28 in r&s, per un'occupazione di 941 unita'. Tre domande della Natuzzi di Santeramo in Colle, Bari, riguardano entrambe le regioni (30 mln di investimenti, 8 in r&s, 22 unita'): la compagnia prevede interventi che si traducono in una razionalizzazione degli stabilimenti esistenti e non in un incremento produttivo che comporti consistenti incrementi occupazionali. La Natuzzi si e' fatta portavoce, inoltre, di un disagio molto diffuso che consiste nella concorrenza sleale di alcune aziende del territorio che incentivano il lavoro nero e sommerso per pagare meno il prodotto finito. (segue)

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