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Assicurazioni: per medici aumenta prezzo, fino a 16mila euro l'anno (2)

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(Adnkronos) - I risarcimenti continuano a salire e di conseguenza anche i costi per la sanità pubblica della cosiddetta 'medicina difensiva', cioè quella serie di pratiche e di esami che vengono erogati dal sistema sanitario anche in assenza di una reale necessità. Un fenomeno che influisce in misura importante sulla sostenibilità finanziaria delle strutture sanitarie: il costo della medicina difensiva, secondo le stime elaborate dal Cergas-Università Bocconi, oscilla intorno ai 13 miliardi di euro all'anno, cioè circa il 10% del fondo sanitario nazionale. La conseguenza, per i medici, è una spesa sempre più alta per dotarsi di una polizza assicurativa in grado di coprire eventuali danni da malpractice e la difficoltà nel trovare compagnie assicurative disposte a erogare polizze. Per il sistema assicurativo le conseguenze riguardano invece le ingenti perdite economiche dovute a una sbagliata tariffazione delle coperture, i rapporti sempre più difficili con gli assicurati a causa dell'aumento dei prezzi e la diminuzione dell'offerta di polizze a causa della difficoltà nel prevedere gli sviluppi del fenomeno. L'andamento in forte crescita del costo dei risarcimenti, insieme a un numero alto di denunce, potrebbe quindi aver influito sulla disponibilità, da parte delle compagnie assicurative, a concedere polizze ai medici. Di questa opinione è Attilio Steffano, amministratore delegato di Assimedici, società assicurativa per i medici. "E' un problema che si sta verificando da qualche anno -spiega all'Adnkronos- e c'è difficoltà nel mondo assicurativo a trovare soluzioni per coprire determinate professioni mediche". Per l'ad di Assimedici si registra effettivamente una "diminuzione delle compagnie assicurative disposte a sottoscrivere polizze e quindi a gestire un rischio molto specifico. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sta cercando di coinvolgere in un tavolo le compagnie assicurative che non vogliono erogare polizze ai medici". Problema centrale, per Steffano, è l'assenza di un chiaro panorama legislativo: "la Legge Balduzzi è stata rinviata per due volte. Apparentemente può sembrare un successo il rinvio di un obbligo, ma non lo è perchè così i medici hanno le stesse responsabilità, aggravate però dall'assenza di copertura assicurativa". Importante poi distinguere tra "medico ospedaliero e libero professionista. I dipendenti hanno la copertura assicurativa della struttura ospedaliera, anche se sempre più spesso gli ospedali ricorrono al fenomeno dell'autoassicurazione, che non è una copertura assicurativa". Esistono però varie polizze sostenibili che "trovano -sottolinea l'ad- una soluzione facile nel mercato assicurativo specialistico, con costi ragionevoli compresi tra i 900 e i 500 euro". (segue)

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