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Assicurazioni: per medici aumenta prezzo, fino a 16mila euro l'anno (3)

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(Adnkronos) - Problema a parte è quello dei giovani medici appena specializzati: "dopo che si specializzano non sono più sotto la copertura dell'ospedale, ma, diventando liberi professionisti, devono pagare fino a 13/14mila euro per una polizza". La soluzione a questa situazione "deve passare per una normativa nuova -sottolinea l'ad- una legislazione che possa stabilire una norma assicurativa obbligatoria, che ponga le condizioni per un testo di riferimento, come è successo per le rc auto. Ancora necessario sarebbe stabilire un massimale di riferimento, con delle tabelle che dovranno arrivare a determinare il danno massimo risarcibile". Atteso da più di un anno, nel frattempo, è pronto al decollo lo schema di decreto che ha il fine di dare uno scudo assicurativo ai professionisti sanitari. Previsto dalla 'legge Balduzzi' del 2012, il nuovo regolamento è frutto di oltre un anno di lavoro con i contributi di esperti dell'Ania, delle Regioni, dell'Ordine dei medici e dei collegi delle professioni sanitarie. Ora lo schema di decreto dovrà essere approvato dalle Regioni, in considerazione del rilevante impatto che potrà avere sui servizi sanitari regionali. Le regole si articolano secondo sei principali direttrici: contratti di durata almeno triennale, massimale minimo di un milione a sinistro l'anno, bonus e malus calcolati a scadenza contrattuale, divieto di recesso da parte dell'assicuratore, possibilità di stipulare idonea copertura assicurativa professionale anche tramite convenzioni collettive e non opponibilità della franchigia al terzo danneggiato. Altro asse portante sarà il Fondo rischi sanitari, al quale potranno accedere gli esercenti le professioni sanitarie che per l'attività svolta corrono il rischio di arrecare danni rilevanti a terzi e dispongono di un patrimonio tale per cui non sono in grado di trovare una copertura sostenibile sul mercato. Il Fondo sarà gestito da Consap e opererà sotto la vigilanza dei ministeri della Salute e dello Sviluppo, con l'assistenza di un apposito comitato che avrà il compito di fissare condizioni e modalità d'accesso. Per quanto riguarda il finanziamento del Fondo il decreto rinvia a un ulteriore provvedimento dello Sviluppo il compito di determinare il contributo che le compagnie di assicurazione dovranno versare a titolo di contributo al Fondo di garanzia, fino a un massimo del 4% dei premi incassati nel precedente esercizio. (segue)

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