Fiat: Uilm Basilicata, urgente confronto su aziende dell'indotto
Potenza, 24 apr. (Adnkronos) - "La decisione dell'Acm, il consorzio delle fabbriche dell'indotto auto della Fiat di Melfi, di recedere a partire dal 1° luglio prossimo da tutti i contratti siglati dalle aziende richiede un immediato confronto e la massima attenzione di lavoratori e sindacati per la delicata fase che si e' aperta". E' la posizione assunta dalla Uilm Basilicata durante una riunione dei delegati presso il Centro sociale "P. Sacco" di Rionero in Vulture. La decisione dell'Acm e' stata ufficializzata alle organizzazioni sindacali attraverso un incontro sindacale che si e' tenuto ieri a Napoli presso la sede della Confindustria campana. All'Acm aderiscono 13 aziende, con un totale di 160 milioni di euro di investimenti complessivi e 1650 addetti. "Le motivazioni che i vertici dell'Acm hanno illustrato al tavolo di confronto - spiega la Uilm in base alla comunicazione ricevuta - sono legate alle esigenze del cliente (Fiat Sata) ed al piano di investimenti pari a 2 miliardi di euro per gli anni 2013, 2014 e 2015 che porteranno lo stabilimento Lucano ad essere competitivo a livello globale in ottica europea e mondiale. Di qui nasce l'esigenza di armonizzare i due sistemi contrattuali". La Uilm ha subito dichiarato la propria "disponibilita' a confrontarsi", ribadendo che "qualsiasi intesa deve avere come obiettivo la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, attraverso il rilancio dell'indotto Fiat che deve aprirsi ad altre Regioni (progetto rete automotive), nell'ambito di un confronto che riguarda l'indotto". L'organizzazione sindacale lucana, infine, chiede anche alla Fiat di dare "risposte alle proposte sulla realizzazione a Melfi di un altro modello al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali".