1 maggio: Galassi, poco da festeggiare se Made in Italy deve emigrare
Milano, 30 apr. (Adnkronos) - "Se i campioni del made in Italy sono costretti per burocrazia, tasse, costo del lavoro a 'emigrare', il primo maggio ci sarà sempre meno da festeggiare. Il lavoro nasce dalle imprese, creiamo le condizioni perché possano prosperare insieme". Cosi il presidente di Confapi Industria, Paolo Galassi parla della situazione occupazionale italiana, in vista anche della Festa del lavoratori di domani. "Mi auguro -prosegue Galassi- che il prossimo primo maggio porti tutti a un'attenta riflessione sul valore economico, sociale e culturale che il lavoro riveste per ognuno di noi. La disoccupazione si può combattere solo finanziando lo sviluppo delle imprese. Sono le Pmi -aggiunge- che garantiscono la tenuta dell'occupazione e generano reddito; si aspettano quindi una disciplina del lavoro semplice, chiara ed applicabile, senza oneri amministrativi aggiuntivi che ostacolino l'operatività". "Imprenditori, lavoratori e istituzioni -dichiara il presidente di Confapi industria- devono essere i protagonisti della ripresa, per questo ognuno deve fare il proprio lavoro affinché in Lombardia e nel nostro Paese si superino i problemi occupazionali che continuano a sussistere. Le statistiche -conclude- rilevano una situazione sempre più preoccupante per i nostri giovani, per i quali è diventato sempre più arduo trovare una collocazione nel mercato del lavoro".