Expo 2015: inizia il conto alla rovescia, festa in piazza a Milano/Adnkronos (2)
(Adnkronos)- Tra gli spettatori del concerto, trasmesso in diretta su Rai Uni con la conduzione di Antonella Clerici, varie personalità tra cui il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e l'ex sindaco, Letizia Moratti, sotto il cui mandato Milano era stata scelta come sede dell'esposizione universale del 2015. Sindaco ed ex sindaco si sono fatti fotografare insieme sulla terrazza, che affianca su una piazza Gae Aulenti gremita di persone. Presente anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che sottolinea come "tutte le istituzioni sono impegnate per Expo, non capita spesso in Italia che istituzioni guidate da esponenti partiti politici diversi si uniscano e lavorino insieme, mentre qui questo sta avvenendo. Certo ci sono delle criticità da superare e dei ritardi da recuperare, ma siano tutti impegnati per riuscirci". Il governatore, alternatosi sul palco con altri esponenti delle istituzioni, lombarde e nazionali, sottolinea che "Expo è prima di tutto una grande festa per Milano, la Lombardia e l'Italia ed è una grande occasione sotto tanti punti di vista. Come Regione Lombardia siamo impegnati su due fronti, realizzare alcune importanti infrastrutture fuori dal sito, perché i collegamenti saranno fondamentali avendo venti milioni di visitatori in sei mesi, e poi per fare in modo che questi 20 milioni di visitatori si innamorino della nostra regione e tornino qui negli anni a seguire". A rappresentare il Governo, il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, che, dal palco invia un saluto al pubblico presente. Il sindaco di Milano si dice fiducioso: "ce la faremo -afferma Pisapia- dovremo correre, ci saranno tante salite, ma arriverà la discesa che ci porterà all'evento e ai sei mesi di festa e anche di dibattito sul tema della nutrizione". Per il sindaco "ci sono ancora nodi da sciogliere, ma lavorando insieme, istituzioni e società civile, li risolveremo. Abbiamo ancora un anno e a Shanghai 4 mesi prima erano messi peggio di noi". (Segue)