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Rete Imprese: pressione fiscale al 56%

Lucia Esposito
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Sono dati allarmanti quelli diffusi da Rete Imprese Italia: nel 2012 in Italia ha chiuso un'impresa al minuto, la pressione fiscale è salita al 56% e la burocrazia richiede 120 adempimenti fiscali e amministrativi all'anno, uno ogni 3 giorni. Non solo: nell'ultimo anno il sistema del credito ha ridotto di 32 miliardi l'erogazione di finanziamenti alle aziende. Per questo le imprese proclamano per il 28 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale. "Occorre reagire per evitare di continuare ad avvitarci in questa perniciosa spirale recessiva e tornare a crescere il più velocemente possibile", ha detto Carlo Sangalli, presidente di turno di Rete Imprese Italia (l'associazione che riunisce Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani). L'appello "Il nostro sistema di imprese continua a rimanere sull'orlo del baratro", ha sottolineato. Secondo le imprese ancora non si riesce a scorgere "l'uscita dal tunnel della crisi" ed è quindi necessario, ha aggiunto Sangalli, "far sentire la nostra voce e invitare, persuadere, costringere la politica a fare una riflessione vera, nuova, moderna sul ruolo che le imprese possono avere per la ripartenza della nostra economia. Questo sistema è stato, è e sarà - ha poi scandito - l'unico in grado di creare sviluppo e occupazione nei prossimi anni". Tra il 2007 e il 2012, afferma ancora lo studio, i consumi in Italia sono diminuiti del 7,7%. Il calo maggiore si è registrato nelle regioni del Sud: -8,8%. Nel Centro la diminuzione si è attesta dal 7,7%, nel nord-est al 7,5% e al nord-ovest del 6,1%. - Nel 2013 i consumi reali pro capite caleranno ancora dell'1,4% e scenderanno ai livelli di 15 anni fa. Lo afferma uno studio di Rete imprese Italia. Lo scorso anno il calo era stato del 4,4% rispetto al 2011: 15.920 euro a testa contro i 16.654 euro dei dodici mesi precedenti. Per il 2013 la spesa si dovrebbe attestare a 15.695 euro a testa. 

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