Abruzzo: emergenza occupazione, in I semestre persi 36mila posti
L'Aquila, 1 set. (Adnkronos) - Nel IV trimestre 2013 gli occupati erano 499.920 mentre nel II trimestre 2014 scendono a 463.510 subendo, nel I semestre 2014, una flessione di 36.410 unità. In valore percentuale, l'Abruzzo, ha subito un decremento degli occupati del 7,3%. Tale risultato è stato: di gran lunga peggiore del valore medio nazionale che ha segnato un incremento dello 0,2%; il peggiore tra le regioni italiane per cui l'Abruzzo si è posizionato all' ultimo posto nella graduatoria nazionale. Lo rileva il prof. Aldo Ronci nell'ultimo rapporto elaborato per conto della Cna Abruzzo su dati Istat. Secondo Ronci, le variazioni degli occupati per attività economiche in Abruzzo nel I semestre 2014 sono state molto disomogenee tra di loro, infatti, i servizi e l' industria registrano flessioni molto consistenti la prima addirittura di 25.088 unità, la seconda di 9.933, il commercio, gli alberghi e i ristoranti segnano una riduzione più modesta di 2.855 mentre l'agricoltura e le costruzioni ottengono un incremento rispettivamente di 1.215 e 251 unità. Tutti gli indicatori economici più significativi (il PIL, l'export e l'occupazione), riferiti agli ultimi tredici anni, sono, in valore percentuale, di gran lunga inferiori a quelli italiani determinando importanti spread negativi. (segue)