Commercio: Unioncamere Veneto, consumi ancora fermi e crolla fiducia (2)
(Adnkronos) - Zilio non manca, infine, di ritornare sulla questione delle Camere di Commercio. "Come gli 80 euro, per i motivi che abbiamo detto, non hanno sortito gli effetti sperati, così si rischia che l'azione nei confronti delle Camere di Commercio, soprattutto per un territorio come il nostro che le ha viste e le vede protagoniste a sostegno delle imprese, finisca per togliere senza nulla dare. Il governo Renzi deve rendersi conto che i tagli indiscriminati, così come i sostegni a pioggia, sono un cliché da "prima repubblica". Se veramente vuole cambiare deve saper incentivare chi va incentivato e deve tagliare ciò che va tagliato. "Svuotare" le Camere di Commercio per poi magari inglobarne i "gioielli" significa azzerare un'economia che, proprio perché può contare su una rete consolidata qual è l'apporto positivo del sistema camerale, ha tutte le carte in regola per potersi riprendere e, con esso, far riprendere il Paese. Purtroppo, pur essendo io favorevole alle riforme, non posso non osservare che da quando è passato il decreto legge, il silenzio è calato quasi che il problema fosse solo e soltanto il diritto camerale. La riprova di un populismo buono per tutte le stagioni". La dinamica negativa dei consumi è ascrivibile alla categoria del commercio al dettaglio specializzato non alimentare (-3,2%). Commercio al dettaglio alimentare e supermercati, ipermercati e grandi magazzini hanno invece evidenziato andamenti positivi con variazioni pari a +3,8% e +1,4% su base annua. Sotto il profilo dimensionale, le vendite hanno mostrato performance peggiori negli esercizi di piccola dimensione (-0,8%) rispetto alle medie e grandi superfici (-0,1%). (segue)