Notai, geometri, giornalisti: in sei anni hanno perso il 15% del reddito
Un notaio in sette anni ha perso più del 30% del suo reddito, quasi 50 mila euro. Un geometra ha visto diminuire il suo reddito del 24%, circa 6mila euro, i consulenti del lavoro il 27%, circa 13mila euro. Ma a piangere ci sono anche commercialisti, giornalisti, infermieri, ragionieri: dal 2005 al 2013 si legge nell'analisi del Sole 24 Ore, per gli iscritti alle Casse aderenti all'Adepp ('associazione che rappresenta venti casse di previdenza dei professionisti) c'è stato un crollo verticale delle entrate con una media di 6mila euro di perdita. In pratica sono passati da un reddito di 36.822 euro a 30.878, con un calo reale superiore al 15 per cento. Per i giovani sotto i 40anni il reddito è passato da una media di 24mila euro a 18.911 e 16.170 euro. Per le donne le cose vanno anche peggio. La scomposizione dei redditi per sesso fa emergere uno spaccato di un paese dove una libera professionista viene pagata meno del collega uomo. Non si tratta di una differenza marginale e tendenzialmente in calo. Il gap nel 2007 era del 13,87% e nel 2013 è del 14,49% con punte massime superiori al 17% di differenza nel 2010 e nel 2011.