Crisi: a Confindustria Padova la riconversione e il re start
Padova, 19 ott. (Adnkronos) - Una struttura finanziaria caratterizzata da bassa patrimonializzazione ed eccessiva dipendenza dal credito bancario (64% dell'indebitamento), pressochè totale nelle Pmi. E un'organizzazione poco (o nulla) attrezzata a riconoscere i sintomi di instabilità finanziaria. È il cronico nervo scoperto dell'impresa veneta e italiana, soprattutto piccola e media. Così appena la crisi è scoppiata, gli effetti sono stati devastanti, tra carenza di credito, livelli di indebitamento e tensioni di liquidità. La "cattiva" gestione finanziaria si è rivelata una delle cause delle oltre 4.500 crisi aziendali in Veneto dal 2009 e l'upgrading finanziario delle Pmi una delle azioni strategiche per il rilancio. Dotarsi di strumenti innovativi per riconoscere sul nascere i sintomi di crisi e prevenirle, stimolare il cambiamento organizzativo delle imprese, i processi di riconversione e re-start. Insomma, sperimentare nuove politiche attive per la reindustrializzazione e la tenuta occupazionale. È l'obiettivo del "Cantiere d'innovazione" il progetto avviato dalla Regione del Veneto attraverso Veneto Lavoro, in partnership con Confindustria Padova e Veneto Sviluppo. La prima fase del "cantiere" ha esplorato la gestione finanziaria nelle Pmi del Veneto attraverso le interviste in profondità a un panel di 44 aziende, il livello di analisi e controllo dei flussi finanziari (liquidità, indebitamento, redditività) per le scelte strategiche in azienda e le figure coinvolte. Ma anche la domanda di competenze finanziarie delle Pmi, la qualità (e la trasparenza) del rapporto con gli istituti di credito.(segue)