L.stabilità: Garavaglia (Lombardia), sì tagli, ma basati su costi standard
Milano, 21 ott. (Adnkronos) - "I tagli alle Regioni in realtà non sono solo i 4 miliardi di cui si parla in questi giorni, perché bisogna aggiungere il miliardo e 800 milioni delle due precedenti manovre effettuate dagli esecutivi di Monti e Letta e circa un altro mezzo miliardo di mancato gettito, per cui siamo oltre i 6,2 miliardi di tagli complessivi". Lo spiega l'assessore regionale all'Economia, crescita e semplificazione Massimo Garavaglia, intervenendo nell'Aula del Consiglio regionale. "Per la Lombardia - continua -se si applicasse quello che c'è scritto nella Legge all'articolo 34, ovvero i tagli lineari, parliamo di tagli da un minimo di 930 milioni, se si effettuano basandosi sulla popolazione, fino a un massimo di un miliardo e 300 milioni, se si fanno in base al bis". "Se i tagli fossero di 930 milioni - prosegue Garavaglia - significherebbero 730 milioni in meno per la sanità e il resto sul trasporto pubblico locale, il problema è che nella sanità siamo già quelli con i costi standard più bassi d'Italia, per cui, se i costi non li puoi abbattere più di così, a quel punto tagli i servizi". Secondo l'assessore, "insieme alle altre Regioni abbiamo fatto una serie di proposte di buon senso, che speriamo vengano accolte. Noi, come Regione Lombardia, siamo perché i tagli vengano fatti e siano anche più grossi, ma devono essere tagli fatti bene e quindi sulla base dei costi standard, perché - conclude - se noi abbiamo 19 euro pro capite di costo del personale e la Basilicata, che si dice favorevole ai tagli con il suo presidente, ha 100 euro pro capite, allora tagliamo in Basilicata e non qui".