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Pensioni, e l'ipotesi di rimborsare solo gli assegni più bassi

Lucia Esposito
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Stasera nella riunione del governo Matteo Renzi deciderà se decidere stesso domani cosa fare sulla rivalutazioni delle pensioni dopo la sentenza della Consulta. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo l'impatto sui conti pubblici. Per questo nonostante  la Corte abbia bocciato il blocco dell' indicizzazione deciso dal governo Monti per il 2012-2013 per gli assegni superiori a 3 volte il minimo (1.443 euro lordi nel 2012), non verrà restituito tutto il mancato adeguamento a tutti gli aventi diritto. Le ipotesi - Il governo ha preso in considerazione varie ipotesi: una prevede di escludere dalla restituzione degli arretrati maturati le pensioni superiori a 5 volte il minimo (2.405 euro nel 2012), che erano circa un milione. Come scrive il Corriere della Sera "Il rimborso sui restanti 3 milioni di assegni, quelli fra tre e cinque volte il minimo, avverrebbe con un meccanismo a scalare, che si azzererebbe al superamento delle 5 volte il minimo". Troppo onerosa per i conti dello Stato l'ipotesi di un rimborso totale per farsce d'importo, anche per quelle più ricche. Il nodo che il governo deve sciogliere è quello di rispettare la sentenza della Corte Costituzionale minimizzando l'impatto sui conti pubblici il più possibile. 

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