Deutsche Bank, 6 miliardi di denaro sporco russo
Ad aprile Deutsche Bank ha chiuso un accordo con le autorità statunitensi e britanniche per avere manipolato il tasso benchmark Libor, uno dei tassi di riferimento del mercato interbancario. In cambio di una multa da 2,5 miliardi. La maxi-sanzione fissata nel patteggiamento si aggiunge ai 7,1 miliardi di euro di spese legali che Deutsche Bank ha sostenuto negli ultimi tre anni. «I dipendenti di Deutsche Bank hanno effettuato su ampia scala manipolazioni dei tassi benchmarck per ottenere guadagni finanziari», aveva sentenziato il sovra-intendente ai Servizi Finanziari Benjamin M. Lawsy. Ma i grattacapi potrebbero non finire qui. L'agenzia Bloomberg, citando «persone a conoscenza della situazione» ha rilanciato la notizia di una indagine interna che l'istituto tedesco starebbe conducendo in merito a un possibile caso di riciclaggio di denaro sporco da parte di alcuni clienti russi per un controvalore complessivo che potrebbe raggiungere i 6 miliardi di dollari di transazioni in oltre quattro anni. La banca centrale russa avrebbe contattato Deutsche Bank già chiedendo all'istituto di esaminare le attività di intermediazione titoli di alcuni clienti nel Paese, secondo quanto ha riferito una fonte a Bloomberg. La banca starebbe pertanto analizzando i dati a partire dal 2011 e fino agli inizi del 2015, avendo già avvertito le autorità britanniche (la Financial Conduct Authority), quelle tedesche (BaFin) e la Banca centrale europea (Bce) delle indagini in corso. Ci vorrà tempo, ma non è da escludere una serie di contraccolpi economici. Gli ennesimi per la principale banca tedesca, la stessa che nel 2011 mise in difficoltà l'Italia scaricando sul mercato ingenti quantitativi di Btp nostrani.