Bce, Mario Draghi allunga il quantitative easing fino al 2017
"Liquidità illimitata e a tasso fisso per tutto il 2017" per riportare l'inflazione verso il 2% e contrastare i rischi di frenata dell'Eurozona: nessuna sorpresa dalla Bce, il numero uno Mario Draghi ha annunciato che il quantitative easing proseguirà "almeno fino a marzo 2017". "Le nostre nuove misure garantiranno condizioni finanziarie accomodanti e rafforzeranno ulteriormente l'impatto delle misure adottate dal giugno 2014, che hanno avuto significativi effetti positivi sulle condizioni di finanziamento, di credito e l'economia reale", ha spiegato l'ex governatore di Bankitalia. Tasso sui depositi straordinari - Intanto cala dal -0,2 al -0,3% (nuovo minimo storico) il tasso sui depositi straordinari (il costo sostenuto dagli istituti di credito dell'Eurozona per "parcheggiare" liquidità presso l'Eurotower): "Non siamo intervenuti sul tasso di rifinanziamento principale perché quello sui depositi è diventato il tasso che guida i mercati", ha aggiunto Draghi prevedendo "conseguenze positive". Borse in calo - Le mosse della Bce però non sembrano aver convinto fin qui i mercati, che forse si aspettavano qualcosa in più. Piazza Affari è in calo dell'1%, Francoforte e Parigi sono a -3% mentre lo spread tra il Btp e il Bund è schizzato a 130 punti, per poi riassestarsi a quota 110.