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Lavoro: 'skill mismatch' frena mercato, al via progetto JpMorgan e Bocconi

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Milano, 29 gen. (AdnKronos) - In Italia un lavoratore su cinque ha competenze al di sotto o al di sopra di quelle richieste dal suo lavoro; il fenomeno riguarda in particolare i giovani, le persone svantaggiate e i migranti che pagano le spese di un mercato tra i più inefficaci nell'incontro di competenze e offerte di lavoro. Questa la fotografia emersa da una ricerca realizzata dall'Ocse analizzando 22 Paesi, tra cui Europa, Giappone, Corea, Russia, Australia, Canada e Stati uniti, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2013. Un quadro dal quale gli esperti di JPMorgan Chase Foundation e dell'università Bocconi hanno tratto spunto per ideare 'New skills at work in Italy', un programma di ricerca triennale finalizzato a dare indicazioni sulle dinamiche e i cambiamenti del mercato italiano del lavoro e raccomandazioni per la creazione e lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, che è stato presentato oggi a Milano. Pur assistendo a "segni di ripresa nel mercato del lavoro europeo - spiega Hang Ho, responsabile di JpMorgan Chase Foundation per Emea -in molti incontrano ancora difficoltà a trovare un impiego, poiché le loro qualifiche e competenze troppo spesso non soddisfano i requisiti richiesti dai ruoli disponibili". Il cosiddetto 'skill mismatch', cioè la mancata corrispondenza tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle possedute, "inficia sia le opportunità di lavoro perseguibili e la produttività delle aziende". Per questo, aggiunge il manager, "il cuore del programma New Skills at Work è l'identificazione di soluzioni utili a stimolare la creazione di lavoro e a fornire ai lavoratori formazione e competenze effettivamente richieste dalle imprese".

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