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Fincantieri: altre 13 settimane di Cig a Palermo, Fiom 'operai alla fame'

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Palermo, 31 mar. (AdnKronos) - La Fiom rilancia l'allarme sulla situazione del Cantiere navale di Palermo, privo di commesse e dove a marzo sono partire altre 13 settimane di cassa integrazione. Per l'indotto va anche peggio: sono 700 i lavoratori di aziende di saldocarpenteria quasi scomparse e di cooperative storiche come le Pontisti, Picchettini e Spavesana che tra fine degli ammortizzatori sociali e mobilità rischiano di essere messi fuori dai processi produttivi. Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, recandosi a palazzo Madama, ha invitato una delegazione di senatori siciliani e nazionali a venire a Palermo per verificare da vicino e denunciare lo stato di crisi dello stabilimento. "Le nuove 13 settimane di cassa integrazione, con l'accordo firmato da Fim e Uilm, stanno riducendo in povertà i lavoratori del Cantiere e alla fame quelli dell'indotto – dichiarano Francesco Foti, Serafino Biondo e Giusppe Pirrotta, Rsu Fincantieri della Fiom Cgil di Palermo -. Per l'indotto le aziende stanno ultimando gli ammortizzatori e iniziano a partire mobilità e licenziamenti. In tutti i cantieri italiani di Fincantieri si lavora e ci sono prospettive. Solo da noi no. A Monfalcone ogni giorno - aggiungono - lavorano 7mila persone, a Marghera 5mila, a Sestri 3mila e nei due cantieri liguri ci sono 2.300 ingressi al giorno. A Palermo, per una scelta che va contro lo stesso cantiere e contro la città, i lavoratori stanno facendo la fame nel silenzio totale e assoluto delle istituzioni".

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