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Fisco: Cgia, con aumento Iva famiglie meno abbienti piu' penalizzate

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Roma, 30 ago. (Adnkronos) - "In termini assoluti saranno i percettori di redditi elevati a subire l'aggravio di imposta piu' pesante. Infatti, ad una maggiore disponibilita' economica si accompagna una piu' elevata capacita' di spesa. La situazione, pero', si trasforma completamente se si confronta, come ha fatto l'Ufficio studi della Cgia, l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia. Ebbene, l'eventuale aumento dell'imposta pesera' maggiormente sulle retribuzioni piu' basse e meno su quelle piu' elevate. A parita' di reddito, inoltre, i nuclei famigliari piu' numerosi subiranno gli aggravi maggiori". E' quanto denuncia la Cgia di Mestre. "Bisogna assolutamente trovare la copertura per evitare questo aumento -esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre- non si possono penalizzare le famiglie ed in particolar modo quelle piu' in difficolta'. Nel 2012 la propensione al risparmio e' scesa ai minimi storici. Se dal primo ottobre l'aliquota ordinaria del 21% salira' di un punto, subiremo un ulteriore contrazione dei consumi che peggiorera' ulteriormente il quadro economico generale. E' vero che l'incremento dell'Iva costa 4,2 miliardi di euro all'anno, ma questi soldi vanno assolutamente trovati per non fiaccare la disponibilita' economica delle famiglie e per non penalizzare ulteriormente la domanda interna".(segue)

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