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Istat, disoccupazione ferma al 12%. Record per quella giovanile: sfiora il 40%

Dati quasi fermi da giugno, dopo una prima diminuzione, la disoccupazione giovanile torna a crescere. Petillo: "Tenere alta la guardia"

Francesca Canelli
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Rimane pressocché invariato il tasso di disoccupazione dal mese di giugno (in cui segnava il 12,1%) ad oggi, in cui segna un calo dello 0,033% punti percentuale, come dimostrano i dati diffusi oggi, 30 agosto, dall'Istat. Diminuzione dovuta però, come sottolinea la Confcommercio, più alla riduzione di forza lavoro (9mila persone in meno) che alla creazione di nuovi posti. "Le stime diffuse oggi dall'Istat sulla disoccupazione a luglio confermano che la gravità della condizione occupazionale nel nostro Paese è ancora insostenibile. Ci aspetta un periodo di duro lavoro che va affrontato con il massimo senso di responsabilità da parte di tutti". Lo dichiara il segretario confederale con delega alle Politiche giovanili dell'Ugl, Ornella Petillo, aggiungendo che "sebbene, nella sostanza, riconosciamo la volontà e le linee programmatiche che il Governo intende attuare a favore dei giovani, riteniamo necessario tenere alta la guardia. Pertanto - conclude - è fondamentale un accurato monitoraggio da parte delle organizzazioni sindacali sui primi provvedimenti se si vuole realmente avere un riscontro tangibile sul territorio e creare un'attenuazione dei livelli di disoccupazione". I giovani - A preoccupare maggiormente è però la  disoccupazione giovanile, che dopo una diminuzione che aveva fatto ben sperare, torna a salire. I giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione sono 635mila, e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d'età. Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato di 0,4 punti raggiungendo la soglia del 39,1%.  Cala leggermente - in termini congiunturali - il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni: -0,1% rispetto a giugno, ma +0,3% sul luglio 2012. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, invariato in termini congiunturali e in aumento di 0,2 punti su base annua. Il sud - Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre sale di 2,7 punti percentuali al Sud sfiorando il 20% (19,8%). Lo si legge nelle tabelle Istat pubblicate oggi dalle quali emerge che in tre regioni (Campania, Calabria e Sicilia) il tasso dei senza lavoro supera abbondantemente il 21%.

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