Cerca
Cerca
+

Firenze, imprenditori 'in piazza' per nuova pista aeroporto

  • a
  • a
  • a

Firenze, 13 nov. - (AdnKronos) - Con giacca e cravatta, in grisaglia, sotto l'acqua, a manifestare in favore della nuova pista dell'aeroporto di Firenze. Circa 150 persone, tutti imprenditori, hanno partecipato questa mattina, tra le 11 e le 12, davanti all'ingresso delle partenze allo scalo di Peretola al presidio promosso da Confindustria con le altre associazioni di categoria. Gli imprenditori hanno issato uno striscione dove si leggeva "Sì aeroporto, facciamo volare il nostro territorio". Erano presenti i rappresentanti di piccole, medie e grandi imprese dell'area fiorentina insieme ai vertici di Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Camera di Commercio. Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze e animatore della manifestazione, ha impugnato il megafono per far sentire la sua voce: "La ripresa economica non è un pranzo di gala", ha detto parafrasando il leader comunista cinese Mao che affermò "la rivoluzione non è un pranzo di gala". Ha impugnato il megafono poi Leonardo Bassilichi e anche Ferruccio Ferragamo, l'imprenditore della maison del lusso. "Sono tornato ora dalla Cina: là stanno facendo 50 aeroporti, qui a Firenze dell'aeroporto si parla da 50 anni. Là la disoccupazione è all'1 per cento, qui al 36 per cento. Non ho mai preso parte a nessuna manifestazione di protesta, ma stavolta era proprio necessario", ha detto Ferragamo. Al presidio erano presenti anche il sottosegretario al Miur Gabriele Toccafondi e il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini. "La ripresa economica - ha detto Salvadori al megafono - è una corsa fra territori competitivi e attrattivi. Una competizione che non fa prigionieri. Noi vogliamo stare dove meritiamo: cioè fra i territori di testa, rimuovendo tutti i nodi scorsoi che tolgono ossigeno al nostro sviluppo. Allora non si sottovaluti la portata di questa iniziativa. Non siamo qui a fare colore o a perdere tempo; né si tratti con sufficienza la richiesta di chi investe su questo territorio. Stamani siamo qui con l'orgoglio di chi rappresenta le ragioni vere di Firenze". "L'aeroporto - ha aggiunto il presidente di Confindustria Firenze - non è degli imprenditori, degli albergatori o dei ristoratori di Firenze. Non è di Toscana Aeroporti che lo gestisce. E non è neppure l'aeroporto di Renzi: queste sono finzioni dialettiche, di chi tifa per il 'tanto peggio, tanto meglio'. "Non consentiremo di giocare alla meno peggio con il futuro delle nostre imprese, dei nostri lavoratori e dei nostri figli. 'Facciamo volare lo sviluppo del nostro territorio' non è una chimera o uno slogan buono per uno striscione - ha spiegato Salvadori - E' la richiesta pressante e ultimativa di chi, in questi anni, non si è nascosto dietro sterili lamenti, ma si è rimboccato le maniche, con scelte urgenti e coraggiose. Sul nostro aeroporto ci aspettiamo decisioni analoghe, urgenti e coraggiose".

Dai blog