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Assegni, senza la scritta "non trasferibile" sopra i 1.000 sono illegali: multe fino a 50mila euro

Giovanni Ruggiero
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Da qualche mese in Italia maneggiare un assegno superiore a 1000 euro è diventato molto più rischioso che in passato. Dopo il decreto legge 231 del 2007, una circolare dello scorso luglio ha di fatto inasprito le multe per tutti quegli assegni che, superata la soglia dei 1000 euro, non riportano la dicitura "non trasferibile". Prima della nota del fisco le multe venivano calcolate sulla base del 2% rispetto al valore dell'assegno. Dallo scorso luglio, chi viene beccato in possesso dell'assegno irregolare rischia di pagare dai 3mila ai 50mila euro, un vero e proprio massacro. Leggi anche: Tasse, la lista definitiva dei Comuni che vi massacrano di più Emblematica la vicenda di un impiegato di 44 anni, Gian Luigi Aquilini, che ha pagato 4mila euro con un assegno di un vecchio libretto il funerale di suo padre. Come riporta il Giornale, Aquilini ha ricevuto una notifica dal ministero del Tesoro con annessa sanzione mostruosa: l'uomo dovrà pagare 6mila euro entro 60 giorni, in caso di ritardo la cifra arriverà a 9mila. Stessa sorte per l'agenzia funebre. Di casi come quello di Aquilini se ne accumulano di giorno in giorno, mentre le banche - sempre rapidissime nel rialzare tassi e aumentare costi sulle commissioni - latitano e informano poco e male sul tema. Lo Stato intanto incassa, incurante della proporzionalità della sanzione e soprattutto rapidissimo a punire contribuenti che tutto possono essere, tranne che degli incalliti riciclatori.

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