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Bollette della luce, saremo costretti a pagare i debiti dei morosi

Giulio Bucchi
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Pagare di più tutti quanti per saldare i debiti accumulati dagli utenti morosi. La delibera (50/2018) dell' Autorità per l' Energia spalma su circa 30 milioni di utenti i debiti accumulati . Non c' è conferma ufficiale ma circa 200 milioni di euro - con questo prima intervento - verranno ripartiti tra chi paga regolarmente la bolletta elettrica. Ieri Il Sole 24 Ore ha acceso i riflettori su questo inedito sistema di ripartizione degli "oneri generali" elettrici. Tutto comincia con il fallimento di tre aziende elettriche. Le società fallite avrebbero dovuto saldare ai fornitori alcune voci parafiscali della bolletta che erano state fatturate ai consumatori ma non erano state incassate. Leggi anche: Bollette, la truffa dei contratti non firmati Gli oneri di sistema rappresentano quella fetta della bolletta (circa il 20%), che comprende gli inventivi per le energie rinnovabili, lo smaltimento del sistema nucleare e altre dettagli normativi e fiscali che valgono miliardi. Ora a questi oneri si aggiungono anche i debiti insoluti lasciati inevasi. Infatti la delibera dell' Autorità dell' energia (da poco ribattezzata Arera da quando ha rilevato oltre agli acquedotti anche l' area rifiuti), ha scandito come ripartire fra tutti gli oneri generali di sistema, una parte parafiscale della fattura elettrica, non pagati dai consumatori morosi. A dirla tutta l' Authority ha dovuto adeguarsi alla sentenza del Consiglio di Stato, ripartendo così sul consumatore finale qualsiasi onere, anche su quelli che già pagano regolarmente la bolletta elettrica. L' Autorità per l' Energia - interpellata da Libero - non conferma né smentisce l' entità dei debiti accumulati che verranno ripartiti grazie a questa delibera (si parla di circa 200 milioni). La morosità complessiva - includendo anche quella delle circa 900mila famiglie in ritardo cronico con i pagamenti - dovrebbe superare il miliardo di euro. Per il momento si stima che con la delibera 50/2018 vengano spalmati sugli utenti in regola «una prima fetta di circa 200 milioni», ipotizza il quotidiano di Confindustria. L' aspetto sorprendente è che vista la sentenza del Consiglio di Stato la macchina pubblica paradossalmente imputa ai cittadini in regola con i pagamenti di saldare quanto è stato evaso o non pagato. Nulla esclude che in futuro - seguendo questa logica - la stragrande maggioranza di consumatori e imprese debba farsi carico anche degli insoluti dei furbetti della bolletta. I tempi di intervento in caso di non pagamento dei consumi non sono proprio rapidi. Tanto che la stessa Autorità di controllo sta monitorando il fenomeno del "turismo dell' elettricità, come sottolinea il quotidiano economico. In sostanza i furbetti che non vogliono pagare effettuano una sorta di surf tra le società che offrono le forniture elettriche. Tempo che la società fornitrice si accorga del mancato pagamento e l' utente truffaldino cambia gestore, ricominciando da capo con un' altra vittima. Di sicuro la scelta di imputare al consumatore finale anche le morosità di altri è una trovata nuova. E preoccupante. E' come se per un vicino di casa che non paga il mutuo alla fine la banca si rifacesse su tutti i condomini. Un po' quello che succede oggi con le spese condominiali: che in caso di morosità vengono ripartite fra tutti. Solo che questa volta i condomini non possono rivalersi sui furbetti. Lo impone una sentenza del Consiglio di Stato. Geniale. di Antonio Castro

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