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Risparmio: pir a un anno dal debutto, Assogestioni presenta dati al Salone

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Milano, 11 apr. (AdnKronos) - L'investimento medio dei pir in azioni e obbligazioni di emittenti non appartenenti all'indice Ftse Mib si attesta al 43% del portafoglio, pari a 6,8 miliardi di euro, più del doppio del minimo imposto dalla normativa per godere dei benefici fiscali. È questa una delle evidenze emerse dall'analisi sui piani individuali di risparmio a cura dell'ufficio studi di Assogestioni presentata oggi al Salone del Risparmio, nella conferenza dal titolo 'll successo dei pir: numeri e investimenti ai raggi X'. Apprezzati dai risparmiatori in particolare per i vantaggi fiscali che offrono, i pir si sono imposti come un'innovativa fonte di raccolta di mezzi finanziari per la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese: nel 2017 hanno raccolto circa 11 miliardi di euro, pari all'11% della raccolta netta dell'intera industria italiana del risparmio gestito nel corso dei dodici mesi. I risparmiatori italiani che investono nei pir sono già 800 mila e sono più di 500 mila i sottoscrittori che si affidano per la prima volta ai fondi comuni. "C'è un generale consenso sul fatto che i pir siano uno strumento che, in questa sua prima fase, ha dato un'ottima prova di sé. L'impatto sul mercato azionario italiano, soprattutto sui suoi segmenti meno capitalizzati, è stato positivo", ha spiegato Alessandro Rota, direttore ufficio studi Assogestioni.

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