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Contraffazione: da Venezia offensiva nazionale Confcommercio contro 'tarocchi'

AdnKronos
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Venezia, 27 giu. (AdnKronos) - Parte da Venezia l'offensiva nazionale di Confcommercio contro il business dei prodotti tarocchi. Secondo l'ultimo studio del Censis su dati del Ministero Sviluppo Economico, Venezia riveste il ruolo di hub logistico per la distribuzione di merce contraffatta, diretta ad altre province del Centro e Sud Italia, luoghi di assemblaggio e distribuzione di merce contraffatta, ma, allo stesso tempo, rappresenta una delle principali piazze commerciali per la vendita di falsi prodotti ai turisti stranieri. Infatti in provincia molti capannoni industriali, inutilizzati, sono stati adibiti a laboratori e magazzini per lo stoccaggio di merce falsa, mentre durante la stagione estiva i litorali dei comuni balneari sono assiduamente frequentati da venditori ambulanti, che commerciano ogni sorta di merce tarocca. In Veneto poi la catena del falso si sviluppa tra Venezia (punto di approdo), Rovigo (laboratori di assemblaggio e rifinitura nelle imprese cinesi) e Padova (snodo di commercializzazione all'ingrosso nel Centro Ingrosso Cina). Sempre i dati del MISE-Censis del 2017 evidenziano che il settore principalmente colpito in provincia di Venezia è quello degli accessori di abbigliamento, visto che il 57,5% del totale dei sequestri, effettuati lo scorso anno, ha riguardato prodotti di questo settore. Seguono il settore dell'abbigliamento vero e proprio (20,1% dei sequestri) e quello delle calzature (6%). Da giugno ad agosto sono stati svolti dalle Forze dell'Ordine e dalle Polizie Locali della provincia oltre 9.000 servizi antiabusivismo, che hanno condotto alla denuncia di 213 individui, all'applicazione di 2.427 sanzioni amministrative, a 1.274 sequestri, per un totale di merce sequestrata pari a 4.065.475 pezzi.

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