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Ict e turismo, il top per i giovani

AdnKronos
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Roma, 12 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Giovani e mondo del lavoro: un binomio che negli ultimi anni è stato interpretato spesso in chiave negativa, ma che tuttavia può riservare sorprese o speranze. Basta saper guardare nella giusta direzione e cogliere i diversi input che il mondo delle imprese offre, magari con l'aiuto e i consigli dei manager. E' uno degli scopi della ricerca commissionata da Manageritalia ad AstraRicerche e realizzata nella prima settimana di ottobre, con 1.512 interviste online a dirigenti iscritti all'Organizzazione dei manager del terziario. Il primo dato che salta subito agli occhi e sul quale i professionisti interpellati hanno fornito numeri e giudizi concordi, è l'affermarsi di una “terna vincente”: Consulenza alle imprese, information communication tecnology e turismo. Sono questi i settori che offrono, a detta dei dirigenti, maggiori opportunità ai giovani tra 18 e 29 anni per maturare esperienza, crescita e carriera professionale. Infatti, la risposta alla domanda “ai giovani che dopo gli studi vogliono entrare nel mondo del lavoro quale settore consiglieresti come prima scelta?” vede prevalere nell'ordine Ict (24,9%), consulenza alle imprese (24,5%) e turismo (16,3%). Anche la seconda e la terza scelta confermano sul podio gli stessi settori ma al primo posto c'è la consulenza alle imprese (57,1%) seguita da Ict (55%) e turismo (54,5%). A metà classifica la sanità e assistenza sociale (30,2%), i servizi assicurativi, bancari e finanziari (25,4%), trasporti e logistica (22,8%). Chiudono la classifica le attività legate al mondo del commercio, spettacolo, formazione e editoria. Sugli sviluppi occupazionali da qui a 5 anni, i manager disegnano un quadro sfidante, ma positivo. Prevale una maggiore selezione naturale – con la domanda di lavoratori inferiore all'offerta – per cui solo i migliori ce la faranno (61,4%). Seguono opportunità crescenti come numero di posti di lavoro (48,6%), soprattutto nell'Ict 77%, nella consulenza alle imprese (64%) e nel turismo (63%). Minoritaria, ma elevata, troviamo la precarietà e incertezza lavorativa crescente rispetto a oggi (40,8%). Segnali debolmente positivi per le retribuzioni future che, per il 27,9% dei manager, cresceranno nei prossimi 5 anni soprattutto nei settori Ict (54%), consulenza alle imprese (43%) e turismo (30%). L'attesa dei dirigenti verso i giovani è positiva e altissima. Le nuove generazioni sono 'determinanti' per il futuro del proprio settore (78%, 89% nell'Ict e turismo) e da loro ci si attende una moltiplicazione di nuove idee imprenditoriali (55,7%, 80% Ict e 67% turismo). Pollice verso, invece, sul bagaglio formativo. Solo un terzo degli intervistati giudica i giovani che si propongono oggi nel mondo del lavoro nel loro settore ben formati e preparati (31,1%), al primo posto la consulenza alle imprese (40%) e in coda il turismo (15%). L'amplissima maggioranza mette sul banco degli imputati i percorsi formativi che devono rendere i giovani più adatti di quanto fanno oggi all'ingresso nel mondo del lavoro e in particolare nel loro settore (88,6%). Determinante - suggerisce la classe manageriale attraverso le risposte del sondaggio – è arrivare al mondo del lavoro con un buon “bagaglio di viaggio”: capacità relazionali, proattività, competenze digitali, flessibilità, etica personale e professionale, orientamento all'innovazione, spirito di sacrificio e spinta a migliorare sempre le proprie competenze. L'età media dei lavoratori nelle aziende dei manager intervistati è in prevalenza compresa tra i 40 e i 49 anni (53%), ma, a conferma che sono settori per giovani, sotto i 39 anni nella consulenza alle imprese (64%) e nel turismo (62%). Non è un caso che il trend occupazionale degli ultimi 3 anni nell'azienda degli intervistati sia in generale positivo per tutti i lavoratori (55,2%) e ancor più per i giovani (65,9%), ma ancor più nella “terna vincente” per tutti i lavoratori (Ict 75%) e per i giovani (ICT 75%, consulenza 71%, turismo 64%). A sconfessare il sentiment attuale, i manager dichiarano ad amplissima maggioranza (92%) che nelle loro aziende per un giovane c'è possibilità di fare carriera: 66% moderatamente o 26% fortemente. E consulenza (45%), Ict (36%) e turismo (30%) prevalgono nella dimensione più positiva. Infine l'endorsement forte che i manager fanno consigliando ai giovani di lavorare nel loro settore (83%) e nella loro azienda (80%), che vede anche qui prevalere Ict, consulenza e turismo. “I dirigenti intervistati –afferma Guido Carella, presidente di Manageritalia– forniscono un quadro moderatamente ottimista delle opportunità che vengono offerte ai giovani al primo ingresso nel mondo del lavoro e confermano che in Italia il terziario ha ancora tanto da dare in termini di crescita del Pil e dell'occupazione". "Certo il campione è uno spaccato di eccellenza, visto che parliamo di aziende che hanno dirigenti all'interno e quindi strutturate, di una certa dimensione e qualità organizzativa e gestionale. Questo conferma che per ritornare a crescere c'è bisogno di fare un salto culturale e reale verso imprese più managerializzate e dimensionate, anche sviluppando accordi e partnership di vario tipo e facendo veramente sistema”, aggiunge il presidente di Manageritalia. “Occorre poi a monte migliorare i percorsi formativi – conclude Carella – anche sviluppando una sempre maggiore sinergia tra il mondo della scuola e formazione e quello del lavoro che può e deve vedere i manager a fare da ponte. Proprio questo è l'obiettivo di food4minds, il nostro progetto attivo da alcuni anni per fare un'alternanza che faccia davvero la differenza”.

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