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Maltempo: Confagricoltura Belluno, disastro per decine di stalle e aziende agricole (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Modesto De Cet, titolare della più grossa azienda di vacche da latte nel Bellunese, che conta 380 capi di bestiame e si trova a Feltre, ha visto il finimondo: “Siamo ancora vivi e mi sembra quasi impossibile, mai vista una cosa del genere – racconta -. Ero fuori, mi sono riparato in un capannone, ma ho creduto che mi crollasse addosso tanta è stata la violenza del vento. È stato scoperchiato il tetto di 1.600 metri quadrati e sono stati distrutti i box dei nostri 40 vitellini, che si sono trovati in mezzo alla tromba d'aria piangendo dalla paura. Per fortuna stanotte, alle 2, siamo riusciti a mungere le vacche con il generatore, perché non c'era più neanche la corrente, e a consegnarlo stamattina a Lattebusche. I danni però sono enormi: almeno 60.000-70.000 euro. Ho già chiamato i tecnici a prendere le misure per rifare il tetto: tra dieci giorni la temperatura potrebbe andare sottozero o magari anche nevicare, per le bestie sarebbe un disastro”. Nicoletta Bortolin, titolare di un allevamento di polli a Feltre, ha perso tutti gli animali dell'allevamento: “Ne avevamo un centinaio tra polli e capponi, bestie da quattro chili che sul mercato hanno un buon valore. L'acqua ha allagato tutti i box, mentre la tromba d'aria ha spaventato moltissimo le bestie, che sono morte annegate o schiacciate. Abbiamo fatto di tutto per salvarli, ma non c'è stato niente da fare. È volato via anche il tetto del capannone, avremo migliaia di euro di danni”. Francesco Montagnese conduce un'azienda florovivaistica sempre a Feltre: “In giugno eravamo stati già fortemente danneggiati dalla grandine e adesso è arrivata la tromba d'aria. Siamo in ginocchio – dice sconsolato -. La tromba d'aria ha scoperchiato il capannone, portato via i pannelli, piegato gli archi delle serre, distrutto crisantemi e margherite pronti da vendere in prossimità delle feste. Non avevamo mai visto un evento di così grande violenza, è stato una cosa indescrivibile. Sono riuscito a salvare un po' di fiori mettendo i sacchetti di sabbia davanti alle serre, ma ho danni per oltre una decina di migliaia di euro e tanto lavoro andato in fumo. Abbiamo ancora da ricevere i soldi dell'assicurazione per i danni di giugno, è una mazzata”.

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