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Brexit: ConfartVeneto, no deal scenario drammatico per nostra regione (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Gelata che ha interessato in misura quasi uguale sia l'export manifatturiero che quello generato dai settori ad elevata concentrazione di medie e piccole imprese. Gli fa da contraltare il fatto che l'export made in Veneto verso il mondo, nello stesso periodo è invece continuato a cresce a buoni ritmi. A tal punto che le linee dei grafici divergono in modo repentino. “La nostra regione - puntualizza il Presidente - è tra quelle maggiormente esposte verso la Gran Bretagna rappresentando, da sola, oltre il 15,5% del totale export manifatturiero ed in particolare pesano il comparto moda (tessile abbigliamento calzature e occhiali) che ha venduto merci per 349,5 milioni di euro nel 1 sem 2018; 297 quelli imputabili ad alimentari e bevande e 147 i milioni di euro da mobili e lavorazioni in legno”. Tre settori che rappresentano quasi la metà dell'export". “In politica mai dire mai – prosegue Bonomo - tuttavia la possibilità che l'accordo possa essere modificato ancora appare molto complicata. Lo stesso Presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani ha ammesso che “al Regno Unito era stato concesso tutto ciò che chiedeva quando era parte integrante dell'Unione europea. È stato concesso tutto ciò che potevamo concedere senza ledere gli interessi dei cittadini europei”. E' una fase di grande incertezza. Una Brexit non ordinata potrebbe determinare un periodo di caos alle dogane, deprimendo inevitabilmente i flussi di import/export; le conseguenze su importanti hub come i porti sull'Atlantico dei Paesi dell'Unione europea potrebbero ripercuotersi sull'ordinato flusso commerciale anche da e verso altri mercati”.

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