Pil: Confartigianato Veneto, preoccupati per recessione, segnali di pericolo da tempo
Venezia, 31 gen. (AdnKronos) - "Recessione tecnica? Sarebbe sciocco non dire che siamo preoccupati. Ma non sono gli aggiustamenti dello zero virgola di oggi a suonare il campanello d'allarme. Da tempo segnaliamo, come organizzazione, il pericolo di una elevata volatilità dei mercati esteri. I segnali di rallentamento delle esportazioni sia extra UE che UE ed i rischi crescenti di una Brexit senza accordo sono tra i principali responsabili di un rallentamento economico che colpisce in particolare il manifatturiero del nostro Paese e, di conseguenza, la nostra regione che ne è la locomotiva trainante". Così all'Adnkronos il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonoma commenta gli ultimi dati sul pil che sanciscono la recessione tecnica per il nostro Paese. "A maggior ragione oggi che la Germania segnala un rallentamento molto preoccupante della sua produzione manifatturiera. I sistemi di produzione italiano e tedesco sono infatti fortemente integrati tra di loro nelle catene globali del valore, in quanto il nostro Paese ed il Veneto in particolare sono un importante fornitore di prodotti intermedi e beni capitali alle imprese tedesche - avverte - Non a caso già a dicembre 2018 si è rilevato un peggioramento generalizzato del clima di fiducia delle imprese, con l'indice che registra sesto calo consecutivo, ritornando sui livelli di due anni fa". "Sono quindi d'accordo con il Premier Conte che "dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l'economia in modo robusto e duraturo". A partire da alcune criticità della manovra di fine anno che abbiamo a suo tempo sottolineato - ricorda Bonomo - Il peggior nemico dell'economia è l'incertezza. Bisogna far ripartire subito i cantieri e le grandi opere bloccate come abbiamo chiesto nella nostra manifestazione del 21 dicembre scorso. Da allora su i temi da noi segnalati non è stato fatto alcun passo in avanti ed i nodi iniziano ad arrivare al pettine".