Tav: Confcommercio, anche il Veneto la vuole, i 'No' ci uccideranno
Venezia, 5 feb. (AdnKronos) - “Dateci le grandi opere: non sono solo crescita, sono vita”. L'appello è di Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto, circa 50mila imprese associate, preoccupato per lo stallo del governo sulle infrastrutture e per il ‘doppio binario' adottato su quello che è ‘solo' l'emblema delle grandi opere indispensabili alla sopravvivenza e (magari) alla crescita del sistema economico delle imprese. “Lo sguardo è puntato sul Piemonte, verso la Francia, ma la Tav non è solo Torino e Lione: interessa direttamente anche altre Regioni, Veneto e Friuli comprese, collegamento indispensabile con il Nord Europa. E non è nemmeno l'unica opera vitale per la nostra economia - afferma Zanon – Siamo disconnessi sia in direzione verticale che orizzontale, verso i Paesi del Nord, con i quali il Veneto ha storicamente scambi commerciali di grande rilievo, e tutta l'area dell'Italia centrale”. “Non parlo solo di collegamenti ferroviari, ma anche di quelli via mare, cielo e gomma, e delle potenzialità soffocate di un'area geografica che potrebbe trainare l'economia nazionale verso una crescita degna delle proprie risorse e della proprie capacità imprenditoriali. Invece per gli investimenti tra il 2009 e il 2017 l'Italia è in ritardo di ben 77 miliardi di euro rispetto alla media dei Paesi dell'Unione europea e perde ogni anno 34 miliardi di Pil proprio per le carenze infrastrutturali”, sottolinea.