8 marzo: Cgil, in Veneto occupazione più rosa, ma anche più povera (2)
(AdnKronos) - In una regione come il Veneto ben il 47,28% delle occupate percepisce meno di 15.000 euro annui (al netto: 900 mensili) e di queste i due terzi non superano i 10.000 euro (667 netti mensili). Tra gli uomini la percentuale di chi percepisce meno di 15.000 euro annui si riduce al 24,32%, sottolinea la ricerca della Cgil. Sostanziale la differenza anche se si esaminano le classi di reddito più affollate che tra i lavoratori maschi risultano essere quelle comprese tra i 20.000 ed i 35.000 euro mentre per le donne vanno dai 15.000 ai 25.000 euro. Al di sopra dei 30.000 euro si colloca solo il 10,69% delle lavoratrici (contro il 30,09% dei lavoratori) e di queste solo il 4% supera i 40.000 euro (13,54% tra i maschi), mentre nelle fasce dirigenziali tra le donne siamo allo zero virgola. Qualità del lavoro: la condizione lavorativa delle donne in Veneto è in netto peggioramento rispetto a 10 anni fa, nonostante l'aumento dell'età delle occupate che evidentemente non ha comportato significativi avanzamenti nelle carriere o condizioni lavorative più vantaggiose. Se nel 2008 le donne che avevano un lavoro pieno, retribuito per 52 settimane, erano il 64% delle dipendenti, oggi sono solo il 55%, ingabbiate tra stagionalità, contratti week end, lavoro discontinuo.