Sfida tra giganti
New York, 12 apr. (AdnKronos) - Sfida tra big della grande distribuzione negli Stati Uniti. Il primo a sferrare l'attacco Jeff Bezos, il fondatore del colosso Usa dell'e-commerce Amazon, 'stuzzicando' i suoi concorrenti sfidandoli ad aumentare il salario minimo dei propri dipendenti "almeno a 15 dollari l'ora". Non si fa attendere la replica di Walmart, il colosso americano del retail, che suggerisce ad Amazon di pagare le tasse che nel 2018 non pagherà negli Usa. "Abbiamo sempre concesso dei salari che ci permettevano di restare competitivi ma abbiamo deciso, questa volta, che dovevamo essere noi l'inizio del cambiamento", sottolinea Bezos, il Ceo del gruppo con sede a Seattle, che è attualmente considerato come l'uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato intorno ai 150 miliardi di dollari. Bezos, nella lettera consueta agli azionisti del gruppo, ricorda ai suoi concorrenti di aver aumentato il salario minimo dei propri dipendenti portandolo almeno a 15 dollari l'ora. "Oggi sfido i nostri principali concorrenti nella distribuzione (vi riconoscerete) ad allinearvi sui vantaggi che offriamo ai nostri dipendenti e al nostro salario minimo di 15 dollari. Fatelo. Anzi andate fino a 16 dollari l'ora e rilanciate la palla nel nostro campo. E' il genere di competizione che fa bene a tutti". Immediata la risposta di Walmart alla provocazione di Bezos. In un tweet, Dan Bartlett, il vicepresidente Corporat Affairs del gruppo di Betonville, in Arkansas, stuzzica a sua volta Amazon: "Hey concorrenti della distribuzione (vi riconoscerete) perché non pagate le vostre imposte?", suggerisce allegando un link a un articolo del 16 febbraio scorso secondo il quale Amazon non pagherà le imposte sugli 11,2 miliardi di dollari di utili nel 2018 negli Usa. "L'ampia maggioranza dei nostri dipendenti nei nostri magazzini guadagnano più di 15 dollari l'ora da tempo. E beneficiano anche di premi in funzione delle loro performance trimestrali", aggiunge ancora Bartlett in un altro tweet allegando un link a un articolo del 'New York Times' del 9 ottobre 2018 in cui si parlava del fatto che nonostante un aumento dei salari dei dipendenti di Amazon, i lavoratori del gruppo dovrebbero registrare una riduzione della loro retribuzione.