Turismo: accordo Cina-Sicilia, nell'isola approda Ctrip (2)
(AdnKronos) - Un accordo che parte dal turismo ma che, come sottolinea Albanese, coinvolge anche il settore enogastronomico e che "può rappresentare la svolta" per l'isola. Ctrip si impegna infatti ad allocare le sue piattaforme online e le connessioni con i media per promuovere destinazioni turistiche siciliane al mercato cinese di alto profilo: spa, stazioni balneari, percorsi enogastronomici ma anche itinerari d'arte e di storia - come il parco archeologico di Segesta e la Valle dei templi di Agrigento -, percorsi naturali (sciare sull'Etna e le immersioni a Ustica) e anche eventi come il festivale del cinema di Taormina e il Carnevale di Acireale. "Nell'ultimo anno - afferma Albanese - le stime ci dicono che in Sicilia ci sono state circa il 500% di presenze cinesi in più, ma siamo ancora indietro rispetto al resto d'Italia. Parliamo di circa 30mila turisti l'anno, contro i 3 milioni in Italia. Il nostro obiettivo è di arrivare a 300-400mila". Un turismo di qualità, quello cinese, con una spesa a persona di circa 4/5mila euro, di cui circa il 40% in shopping.