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Mafia: aziende confiscate gruppo Aiello, domani sit-in lavoratori in prefettura (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - I lavoratori - 65 licenziati dall'Ati Group, 43 di Ediltecnica e 36 di Emar - aspettano la liquidazione delle spettanze da quando l'azienda ha smesso di operare. Da agosto 2016 a fine 2018 hanno usufruito degli ammortizzatori sociali. Con la confisca definitiva, i beni del gruppo Aiello sono transitati all'Agenzia nazionale per i beni confiscati. L'agenzia poi ha restituito alla società i beni che i liquidatori stanno per mettere in vendita. "Da questa operazione sono passati quasi due anni e ogni volta che abbiamo chiesto un confronto con l'Agenzia abbiamo trovato le porte chiuse - osserva Ceraulo - I lavoratori sembrano diventati più che altro una spina nel fianco. Oggi il debito, solo per le retribuzioni e il Tfr, ammonta a 1 milione e 334 mila euro. Ad aprile siamo riusciti a ottenere un acconto del 15 per cento. Ci hanno proposto anche una transazione del 50 per cento, ma perché mai i lavoratori dovrebbero rinunciare a metà dei soldi che gli spettano? Oltre al danno di avere lavorato per un'azienda confiscata alla mafia, oggi questi lavoratori si ritrovano abbandonati dallo Stato. Non capiamo - conclude - perché l'Agenzia si trinceri nelle proprie stanze, senza voler parlare con le organizzazioni sindacali.Vorremmo conoscere i tempi necessari per la vendita del patrimonio".

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