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Forbes incorona Alessandro Odierna: salernitano classe '95 tra i 100 italiani più influenti

Giulio Bucchi
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Forbes incorona un giovane salernitano: è tra i 100 italiani più influenti. Si chiama Alessandro Odierna, classe 1995 e ha fondato American Uncle, un e-commerce di snack d'oltreoceano che nel 2018 ha fatturato un milione di euro. Il team è tutto under 25 e oggi lanciano sul mercato un loro marchio che produce sciroppo d'acero. La storia imprenditoriale di Alessandro, originario di San Valentino Torio in provincia di Salerno, è infatti così unica da non passare inosservata dal mondo Forbes, che l'ha inserito tra i 100 under 30 italiani che guideranno il futuro. Con mille euro e una giusta intuizione Alessandro è riuscito a fatturare un milione di euro in appena tre anni, vendendo snack d'oltreoceano online con il suo marchio “American Uncle”. «Studiavo Giurisprudenza ma ero intenzionato a effettuare qualche test per provare a capire se c'era la possibilità di strutturare qualcosa di interessante online - spiega - Mi ero iniziato a documentare leggendo libri e blog, non avevo budget importanti da investire, né tanto meno delle basi di conoscenza solide». Poi una vacanza all'estero gli ha fatto balenare l'idea. «In Spagna ho scoperto gli snack americani, venduti in uno dei tanti market che invadono le città. E mi sono convinto che il prodotto potesse avere seguito anche in Italia». Odierna creò nel 2015 una pagina Facebook col nome American Uncle. «In ambito nazionale non c'erano realtà consolidate e questo mi ha dato la possibilità di iniziare il mio progetto. La prima importazione di prodotti sono riuscita ad effettuarla grazie a qualche risparmio e un piccolo prestito dai miei primi investitori: la mia famiglia. Nulla di importante, soltanto mille euro. Utili ad acquistare abbastanza prodotti da rivendere in poco più di 10 giorni. Ovviamente neanche un euro di quelle vendite è arrivato da un cliente acquisito online. Era scontato, non mi conosceva nessuno ed una pagina Facebook non poteva rappresentare nulla di importante». Tra un esame in Giurisprudenza e qualche mini-rifornimento «ho continuato per diversi mesi, fino a quando non sono arrivate le prime recensioni e di conseguenza le prime vendite online - racconta il giovane salernitano - Con pazienza e perseveranza ho continuato a investire il mio tempo e le mie risorse in quell'idea iniziando a produrre qualche risultato tangibile. La ricetta era semplice: tanto tempo dedicato e tutto il fatturato reinvestito». L'offerta iniziale era di circa 30 prodotti tra le barrette di cioccolato più vendute in America, e i ritmi di vendita del 2015 erano pari a poche spedizioni settimanali.Qualche mese dopo, nel 2016, nacque www.americanuncle.it, un progetto in continua evoluzione ed espansione. «Ho conosciuto Alessandro Sportelli, consulente di web marketing strategico. Grazie a lui ho partecipato al suo evento di formazione presentando il caso studio di American Uncle, con il quale ero arrivato a cifre relativamente utili per me stesso. Lì ho conosciuto anche Michele Riccio e Pasquale Bracale, fondatori di Ribrain e Alessandro Gargiulo. In loro ho visto il mio stesso modo di vedere le cose, la stessa voglia di crescere e coinvolgere persone». Intanto viene raggiunto l'importante traguardo di circa 10mila euro di fatturato mensile: «dopo diversi mesi abbiamo deciso di continuare questo percorso insieme e nell'estate 2017 è nata Uncle Food srl. A settembre dello stesso anno siamo usciti con la nuova versione dell'e-commerce. I nuovi soci hanno apportato know how in termini di comunicazione, branding, adv e strategia fidelizzazione». Da un esperimento di marketing, American Uncle inizia così a diventare un vero e proprio lavoro. Ad oggi sono passati per l'e-commerce più di 500 prodotti, in continua rotazione. «Abbiamo una media di 2.500 spedizioni al mese, ma abbiamo superato anche i 3mila. Nel nostro network ci sono oltre 250mila utenti tra seguaci sui social e iscritti alla newsletter». E poi uno sguardo al prossimo futuro. «Forti del traguardo del 2018, con il superamento di un milione di euro di fatturato, puntiamo a consolidare la nostra posizione nel mercato italiano, ma intanto investiremo in una strategia prodotto differenziante, oltre ad aprirci a spedizioni internazionali e pop up store». Intanto hanno realizzato un loro marchio, “My Cousin”, e per lanciarlo sul portale hanno puntato forte sullo sciroppo d'acero puro, un must della colazione americana ma di provenienza canadese. E per sottolineare in maniera ironica la storica rivalità tra questi due Paesi sull'etichetta c'è scritto: “Canadian, but good”.   Di Giuliana Covella

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