Manovra, Carella (ManagerItalia): "Serve molto di più per crescere"
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - "Questa manovra, che agisce sempre sulle tasse che ci toccano come al solito non poco, non incide né sul debito, né sulla crescita. Se non ci sono dubbi che l'attuale Governo abbia riportato a livelli più accettabili lo spread e il dialogo politico sociale, altrettante certezze abbiamo che questo non basti". Lo sottolinea Guido Carella, presidente di Manageritalia, in occasione del Congresso Manageritalia da titolo 'Our Future'. "Serve più coesione nel Governo e nel Paese, serve uscire dalle fake news e riprendere un dialogo costruttivo tra forze politiche e tra la politica e i cittadini sul nostro futuro -continua Carella-. Serve dialogare con le tante componenti del paese, anche con, i tanto vituperati, corpi intermedi e con noi manager. Serve dare certezze all'interno e all'esterno del Paese, smettendola di cambiare sempre tutto e di fare tutto e il contrario di tutto, rendendo pressoché impossibile pensare di investire e fare progetti imprenditoriali e professionali e personali a lungo termine in questo bel Paese”. La mattinata è iniziata con un'intervista a Carlo Cottarelli del presidente CIDA e vicepresidente Manageritalia Mario Mantovani. “La nostra economia – ha spiegato Cottarelli – continua ad avere due grossi problemi di base: una crescita nettamente inferiore ai nostri principali competitor, determinata da costi superiori per produrre e inflazione più alta, e un debito pubblico che limita di molto le possibilità di manovra. Con l'ultimo Governo è sicuramente cambiato l'atteggiamento e il ruolo in Europa, ma serve molto di più e noto da qualche giorno un preoccupante innalzamento dello spread. La manovra aumenta le tasse, non incide sulla crescita e lascia deficit e debito pressoché invariati. Prima o poi, meglio prima, dobbiamo decidere che dimensione dello Stato vogliamo avere, in termini di tasse, sussidi, intervento in economia ecc. Mantovani ha espresso “la necessità e volontà dei manager e di chi li rappresenta di lavorare per un dialogo sul futuro fatto di meno fake news e più consistenza di pensiero e competenze. È imprescindibile tornare a rivalutare e dare spazio alle competenze in ogni campo, prima di tutto in politica e per delineare e decidere il futuro del Paese”. Sullo stesso tema Cottarelli ha osservato: “L'unico modo che conosco è quello di spiegare la realtà e partire dai numeri e dai fatti. Io sto facendo il divulgatore su questo e chiedo aiuto proprio a chi come voi manager è più competente su determinati temi e ha maggiori responsabilità sul futuro di persone e aziende, anche su quello del Paese quindi”. Carella ha concluso i lavori affermando: “L'Italia ha smarrito la capacità di guardare avanti e si limita a utilizzare le risorse di cui dispone senza tuttavia seguire un programma preciso. Vogliamo contribuire a promuovere elementi di un immaginario collettivo vitale e palpitante che guardi agli altri e al futuro. E proprio i temi che abbiamo sviluppato in questi due giorni, tanto apprezzati dai nostri autorevoli ospiti, sono determinati per guardare avanti nell'ottica di gestire le minacce e cogliere le tante opportunità che la forte trasformazione in atto nell'economia e nella società ci offrono».