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Manovra: Sicindustria contro plastic tax, 'balzello contro svolta green'

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AdnKronos
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Palermo, 5 dic. (Adnkronos) - Una giornata di assemblee in tutti gli stabilimenti siciliani che producono materie plastiche. E' così che oggi gli imprenditori dell'isola hanno deciso di mobilitarsi contro la tassa sulla plastica inserita dal governo nella legge di bilancio. Sono stati proprio i titolari degli stabilimenti a indire gli incontri con tutti i dipendenti e collaboratori per affrontare la questione. Sicindustria - che ha già contestato aspramente la plastic tax - non ha nascosto la sua preoccupazione per un provvedimento che ostacola la riconversione degli stabilimenti nell'ottica di una economia circolare. "Si tratta di una tassa utile solo a fare cassa - afferma Sergio Messina, componente del consiglio generale di Sicindustria - Un balzello che va in direzione esattamente opposta alla svolta Green, quella vera. Quella cioè che vuole la riconversione degli stabilimenti, quella che segue un percorso di riciclo in imballaggi e di economia circolare e su cui i tre atenei siciliani sono già da tempo impegnati nella ricerca". La Sicilia conta una ventina di imprese con un fatturato complessivo di circa 700 milioni e 2.500 dipendenti. Se a questi numeri si aggiunge anche l'indotto, vengono superati abbondantemente il miliardo di euro di fatturato e i 4mila dipendenti. Oggi un chilogrammo di plastica ha un costo medio di 0,90 euro, al quale va aggiunto il valore medio del contributo ambientale Conai di 0,33 euro al chilo, per un totale di 1,2 euro. A questo andrebbe sommata un euro al chilo di 'plastic tax' che farebbe lievitare del doppio il costo (2,20 euro), cui aggiungere l'Iva.

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