Pop Bari: bond e azioni svalutate, numeri e rischi della popolare del Sud/Adnkronos
Milano, 14 dic. (Adnkronos) - La lente della Consob sulla Banca Popolare di Bari è aperta da almeno quattro anni, da quando l'assemblea del 2015 svalutò le azioni di circa il 20%, portando il loro valore da 9,53 euro a 7,5 euro. I piccoli soci che provarono a rivolgersi alla banca per vendere le azioni illiquide, quindi non quotate, si videro rispondere che non c'era mercato e che al momento non era possibile farlo. Molti di questi soci, anziani privi di una minima preparazione finanziaria a cui strumenti così rischiosi mai avrebbero dovuto essere venduti, iniziarono a rivolgersi agli avvocati e le prime cause squarciarono un velo sulla situazione dell'istituto, 'affamato' di capitale. Insieme alla Banca Popolare di Sondrio, dopo la riforma Renzi sulle banche popolari, la banca fondata dalla famiglia Jacobini è l'unica a non aver intrapreso il percorso per diventare una spa e recidere il legame con la base societaria. "Una testa, un voto": a Bari è ancora così e i suoi 70mila soci (69.092, per la precisione, alla fine del 2018) possiedono azioni che oggi valgono 2,38 euro, il valore minimo registrato sul Borsino Hi-Mtf dove sono scambiate da pochi anni e dove i contratti di compravendita, solo nel 2018, sono stati 208. In circolazione, stando all'ultimo bilancio pubblico, ci sono poco più di 160 milioni di azioni ordinarie, per un valore di 'mercato' pari quindi a circa 381 milioni di euro. Una valore altamente provvisorio al momento, visto che il commissariamento di Bankitalia e il possibile intervento dello Stato attraverso Mediocredito Centrale per ricapitalizzarla non fanno presagire nulla di buono su quello che potrebbe essere il valore delle azioni di nuova emissione.