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Fisco, l'algoritmo anti-evasori nel conto corrente: da aprile i furbetti non hanno scampo

Marco Rossi
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Il Fisco calerà la lente d' ingrandimento sui conti dei contribuenti per stanare gli evasori totali o paratotali. Un algoritmo frugherà tra giacenze, bonifici in entrata e in uscita, in cerca d' incongruenze, per scovare chi nasconde più ricchezza di quanta ne dichiara. Lo scrive il Messaggero in edicola lunedì 20 gennaio. Il primo aprile infatti  partiranno i controlli selettivi sui conti bancari delle persone fisiche. Manca solo un decreto del ministero dell' Economia, che sarà pronto entro la fine di marzo, per dare semaforo verde alla maxi operazione anti-evasione, ricordano gli esperti del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti.  Nel radar finiranno però solo i conti dei soggetti ritenuti a rischio evasione, che verranno individuati passando al setaccio l' Archivio dei rapporti finanziari, ed è per questo che si parla di controlli selettivi. Leggi anche: Scontrino elettronico, i commercialisti bocciano lo spot La lotta al sommerso però deve fare i conti con la tutela della privacy, perciò verranno messi anche dei paletti alla pseudonimizzazione, tecnica che consiste nell' utilizzare e conservare i dati di una persona in una forma che impedisce l' identificazione del soggetto esaminato, e che deve consentire all' Agenzia delle Entrate e alla Guardia di finanza di avvalersi delle tecnologie, delle elaborazioni e delle interconnessioni con le altre banche dati di cui dispone per elaborare criteri di rischio utili a far emergere le posizioni da sottoporre a controllo. L' incrocio servirà a individuare specifici criteri di rischio utili a far emergere liste selettive di contribuenti da sottoporre ai controlli. Sarà però il decreto del ministero dell' Economia in arrivo nella seconda metà di marzo a stabilire quali limiti imporre al trattamento dei dati contenuti  e quali misure di garanzia assicurare ai contribuenti. Da inizio anno i cittadini che richiedono un Isee per accedere a una prestazione sociale prestano automaticamente il fianco al grande fratello fiscale, che in automatico verifica saldo e giacenza dei rapporti finanziari da loro posseduti per accertarsi che il patrimonio indicato nell' indicatore della situazione economica equivalente corrisponda al vero. 

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