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Fisco: Cna, tasse record al 53,3% del pil nel 2013 (4)

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(Adnkronos) - Riduzione dei trasferimenti e inasprimento dei vincoli del Patto di stabilità sono gli strumenti con i quali negli ultimi anni i governi hanno cercato il risanamento e la sostenibilità dei conti pubblici nazionali, spiega la Cna. Complessivamente, le manovre finanziarie approvate negli ultimi anni hanno determinato un concorso finanziario a carico di Regioni ed enti locali che nel 2014 sfiorerà i 25,5 miliardi di euro (tagli alla sanità esclusi). Emilia Romagna, Lombardia e Veneto garantiranno complessivamente il 25% di tale sforzo finanziario (pari a 6,3 miliardi). La conseguenza di ciò è che la maggiore autonomia fiscale concessa recentemente a Regioni ed enti locali di fatto è stata svuotata: infatti, è verosimile che gli attesi incrementi della tassazione locale non vadano a finanziare migliori servizi o nuovi investimenti, bensì unicamente a coprire i mancati introiti derivanti dai tagli ai trasferimenti, secondo la Cna. E a questo va aggiunto che Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, regioni virtuose, sono inoltre penalizzate perché il concorso in termini di finanza pubblica richiesto a ciascuna Regione è stato determinato proporzionalmente alla spesa media degli ultimi anni, continuando così a premiare le Regioni che spendevano di più. Infatti, ai fini del Patto di stabilità, il limite massimo di spesa per il 2014 (vedi grafico sotto) è di 935 euro pro capite per la Basilicata e di 833 euro per il Molise, vale a dire quasi il triplo del tetto di spesa consentito a Lombardia (309 euro), Veneto (310 euro) ed Emilia Romagna (346 euro).(segue)

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