Crisi, Confindustria avverte:
"Ripresa faticosa nel 2010"
Confindustria lancia un monito: gli effetti della crisi saranno pesanti. Nei due anni tra il primo trimestre del 2008 e il primo del 2010, la recessione causerà la perdita di circa un milione di unità di lavoro, tra posti di lavoro e cassa integrazione. Il dato è stato calcolato dal Centro studi di Confindustria sottolineando che il tasso di disoccupazione arriverà quest'anno all'8,6% e nel 2010 al 9,3%, "livello che non veniva più toccato dal 2000". Nel 2009 pil italiano si contrarrà del 4,9%. È la stima del centro studi di Confindustria che ha tagliato le precedenti previsioni che, a marzo, parlavano di un calo del 3,5%. L'economia dovrebbe tornare a crescere dello 0,7% nel 2010, ma la ripresa sarà "ripida" e l'Italia "vi si inerpicherà faticosamente”. Al monito di Confindustria arrivano i dati sul commercio: le esportazioni italiane ad aprile nel complesso sono diminuite del 28,7% rispetto allo stesso mese del 2008 e del 2,9% rispetto a marzo. Lo rende noto l'Istat, spiegando che a livello tendenziale e' il dato peggiore dal dicembre 1986. Le importazioni sono diminuite invece del 30% rispetto all'aprile 2008, mentre sono scese del 3,6% rispetto al marzo 2009. Verso i paesi Ue, l'export e' sceso del 33,8% e l'import del 30,2%, dati peggiori dal 1993. In calo del 46,8% l'export di autoveicoli. La Marcegaglia: subito le riforme - Per invertire il processo occorrono le riforme. Ne è convinta il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che lo ha ribadito nel commentare i dati sul Pil e l'occupazioni forniti dal centro studi dell'assemblea degli industriali. Infatti secondo le stime appena presentate, il prodotto interno lordo del 2009 si conferma pesante, colpa della crisi che continua a rallentare la crescita economica. “Alcuni segnali di miglioramento - spiega la Marcegaglia - non vogliono dire che l'emergenza sia finita. Se non cambiamo, se non facciamo cose concrete, ci metteremo almeno 5 anni a tornare ai livelli pre-crisi”, avverte la presidente di Confindustria. Questi mesi, per la Marcegaglia, saranno essenziali per tornare ad agire, altrimenti “rischiamo di perdere un pezzo del sistema produttivo”.